I migliori ristorantinella città Castel di sangro della L'aquila

28/01/2024: tis but a simple, small place, with food made with great care for both presentation and taste, and a charismatic owner to come with. very pleasurable experience overall, not a single person at our table was left unsatisfied about their order, the long wait for lack of staff members was indeed worth it in the end!

16/01/2024: La locanda del buongustaio non ha nulla, né della locanda, né del buongustaio. Ma ciò in cui pecca maggiormente è l'ospitalità. Per essere trasparente spiegherò l'accaduto: ci fermiamo una domenica a pranzo verso le 14 perché i bambini erano affamati: una volta entrati chiedo alla cameriera se ci dava un tavolo nell' angolo visto che eravamo con il nostro cane, un labrador di 30kg. La cameriera annuisce. Ci accomodiamo ed il nostro cane si siede zitta zitta sotto la mia sedia. Ordiniamo, e qui la prima pecca: niente pappardelle al cinghiale (la domenica dell'epifania, alle 14, con locale vuoto? Bah!). Viriamo quindi sulle tagliatelle alla buongustaio e sull'amatriciana. Pennette al pomodoro e patatine fritte per i bambini. Abbacchio per secondo. Dopo pochi minuti ritorna a tavolo quello che penso essere il proprietario che ha preso le comande (che sembra essere arrabbiato col mondo intero al punto di non riuscire a sorridere mai) il quale esordisce dicendo "Quell'animale non può stare lì. Io non accetto animali". Faccio quindi presente di aver correttamente chiesto alla cameriera se poteva entrare tanto da richiedere un tavolo in un angolo, anche perché fare passare inosservato un labrador di 30kg era un pochino complicato. Ma mi viene detto che non è possibile perché la cameriera sa che non possono entrare animali dandomi, di fatto, del bugiardo. Rispondo che saremo potuti tranquillamente andare via ma (visto il locale vuoto) con la faccia tirata mi viene gentilmente concesso di restare. Premesso che ritengo di essere stato più che corretto nel chiedere se poteva o meno entrare il nostro cane (CANE, gentil proprietario. Io non darei dell'animale nemmeno ad un cinghiale!), ma a voler essere pignoli, non è segnalato da nessuna parte che gli animali non sono ammessi, né fuori la porta nè sui vari siti internet! Se questa è la premessa sull'ospitalità, il pranzo è andato pure peggio: pasta scottissima, sia le pennette che i nostri primi. L'amatriciana fatta con una squintalata di cipolla (eh sì, la cipolla nell'amatriciana! Sigh!) bruciata che rendeva il piatto amaro e delle "lamelle" di pancetta. Del guanciale nemmeno l'ombra: un vero scempio oltre che un oltraggio alla cucina romana ancora di più considerando i prodotti tipici di Castel di Sangro. Le tagliatelle alla buongustaio con funghi porcini (dallo stesso sapore di quelli che compro surgelati al market) e piselli (in scatola?) erano avvolte da un mare di panna! Unica cosa che si salvava era l'abbacchio e le patatine fritte: buono il sapore, ridicole le porzioni! Senza senso il voler sporzionare i piatti a tavola. O meglio, avrebbe senso se si ordinassero 2 o più porzioni dello stesso piatto ma se ordino un piatto di tagliatelle che arrivano in una terrina e poi al tavolo vengono "impiattate", si ha come unica conseguenza il raffreddamento del piatto piatto che diventa ancora più scotto. Un "fronzolo" inutile, ma pare che questa cosa non sia comprensibile! Il locale si presenta molto retrò il che non sarebbe assolutamente un problema se almeno si venisse accolti in un altro modo e si mangiasse decentemente rispettando poche regole basilari. Gentile, invece, la cameriera asiatica. Prezzi nella media ma rapporto qualità/prezzo pessimo. Da evitare senza se e senza ma!