Upon arrival, I was greeted with a warm and courteous welcome from the staff, setting the tone for an evening of indulgence. I chose a three-course vegetarian tasting menu and I was pleasantly surprised to receive a delightful array of starters and desserts, far exceeding my initial expectations. The food itself was a symphony of flavors, dishes meticulously crafted and highlight of Italian cuisine with a modern twist that showcased the chef’s creativity and skill.
Service was attentive and kind. One standout moment was when the waiter noticed I was struggling to finish my desserts. Without a word, he thoughtfully packed the remaining sweets for me to take home, a beautiful gesture I must say.
Magorabin offers a dining experience that is well worth its 7 years in a raw Michelin star. While the interior may benefit from a brighter, more cheerful update (only my small opinion as I am not a fan of dark interiors, especially in restaurants), the outstanding food and impeccable service ensure that it remains a must-visit for any culinary enthusiast visiting Turin. ⭐️
Sandra Kudzmaite
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26 Giugno 2024
10,0
That was our second visit and we were still not disappointed by the creativity and the quality of the dishes, well done !
Very minor comment though, as we realized that we’d have to pay the bread and the butter (12€) even though we took the 5 courses menu. We’ve never seen this in any other Michelin restaurant.
Thibault Pensec
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23 Giugno 2024
10,0
S.P.E.T.T.A.C.O.L.A.R.E is an understatement, starting from the guys in the room and ending with Enzo's incredible dishes with great care in the raw materials
Thank you for the incredible experience
Alberto and Patrizia
Alberto Sicilia
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18 Giugno 2024
10,0
Of the highest level, refined environment, highly trained dining room staff and constantly renewed 1 Michelin star cuisine,
Red shrimp. One of the best in the city. Very wide choice of wines, aperitifs and cocktails. Always renewed dishes, never banal.
Claudio Trentini
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07 Giugno 2024
8,0
Absolutely fantastic Michelin Star restaurant with authentic Piedmontese food and wine. We have been the second time and it was simply outstanding. The rock music backdrop is quite unique and the service is really excellent, personable and super friendly (one doesn’t even had to ask for wine or drinks refill). The food was absolutely superb! One star? More is possible. The pasta with open flame molten butter, roasted onion powder with a massive smoky overtone … outstanding. But that’s not to reduce any of the other dishes … with some praline, a super creamy zabaglione and wonderful canelé to finish. Molto bene. Make sure you visit this outstanding place and its elegant dark in dark interior design.
Joe McAyr
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24 Maggio 2024
10,0
A pleasant evening, in a very private and intimate environment. The impeccable service, the guys and the manager are wonderful... they accompany you on this experiential journey giving you all the details. Personally I didn't like the two courses but I think it was due to my personal taste and not the execution so I was disappointed. Praise for the entree, the cod buttons and the desserts.
Maximum attention also to my intolerance.
Seriousness, professionalism, dedication, it was a real pleasure!
francesca di benedetto
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20 Maggio 2024
8,0
Great food, great service and very pleasant staff!
Sussetto Massimo
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18 Maggio 2024
10,0
Quando ho pianificato la vacanza torinese, Magorabin non era nel mio radar: la scoperta (casuale) del menu per celebrare i vent’anni di attività mi ha resto curioso, facendomi scoprire una cucina eclettica e con innegabili acuti.
Ecco il menù:
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Amuse-bouche
- Giardiniera (2005)
- Lingua, Gamberi e Mandarino (2008)
- Chicken Rossini (2016)
- Capanegra (2009)
- Pollo Arrosto Liquido (2021)
Variegati e sfiziosi, con idee divertenti (il brodo pollo arrosto), proposte meno originali (la pur buona giardiniera) e spunti apprezzatissimi (davvero super il gyoza ripieno di lingua, ma la combo capasanta e patanegra vince).
Portate principali
- Cavolfiore, Cioccolato e Caviale (2018) Il mezzo miracolo, più che aver reso buono il cavolfiore, è il modo in cui sia stato possibile: non ci sono scorciatoie, nel senso che cioccolato e caviale lo impreziosiscono ma non lo coprono. Nel piatto pareva di avvertire anche una nota piacevolmente acida: a palati più raffinati del mio la verifica
- Scampo, Verza e Lemon Grass (2017). Il nome del piatto omette salsa barbecue, kimchi… e forse persino un tocco formaggio? Molto interessante, ma con un tallone d’achille nel kimchi: se il boccone ne intercettava una quantità non minima, tendeva a coprire con il suo gusto fermentato lo scampo
- Animella, Burrata e Acciughe (2012) Un vero acuto: la marinatura dell’animella la rende delicatissima in bocca, e il contrasto tra uova di trota (ecco da dove viene il gusto di “acciuga”!) e burrata funziona davvero bene!
- Vitello e Tonno (2009): la carne ripiena di bernese all’erba cipollina era davvero delicata e deliziosa, la salsa con tocco di katsuobushi idem. È una rivisitazione del vitello tonnato? Secondo me… ni: è qualcosa di diverso e ben riuscito, ma sapori sono significativamente diversi e - taglio di carne a parte - sfido chiunque a cogliere associazioni spinte.
- Cervo e Caffè di Zucca (2015). Sempre per fare trabocchetti, non si menziona il foie gras e la natura del piatto (un bottone ripieno gratinato, in breve) :) L’acuto indiscusso tra tutte le portate provate fino a quel momento. Ero curioso di capire cosa fosse il caffè di zucca, ma l’ho trovato una salsa densa e non invasiva. Buonissimo.
- Pasta & Cipolle (2022). Spaghetto monograno Felicetti, cotto con brodo di porro e mantecato con il midollo, con polvere di cipolla. La cottura è “al dente tendente al chiodo”, però nella sua semplicità è un piatto che colpisce molto: dolce al primo assaggio, amarognolo nel retrogusto finale. Buono… e scarpettabile
- Risotto Pane, Burro e Acciughe (2007). Aringa affumicata che ricorda l’acciuga e lievito di birra tostato per simulare la crosta di pane: ormai ho capito che trasformare i nomi dei piatti in trabocchetti, per la cucina, è una sfida
- Baccalà al Verde (2014). Baccalà con sedano rapa, purea, salsa verde. Baccalà fritto secondo ricetta portoghese, che però viene superato in bontà dalla salsa verde: potrebbe benissimo essere inserita tra le sostanze psicotrope che generano dipendenza - chimichurri, ragù di cannolicchi, scalogno… favolosa a dir poco
- Piccione Tandoori (2015). Se la memoria non mi inganna, giurerei che fosse accompagnato da una salsa con grasso rancido di prosciutto crudo. Un validissimo piccione, nei suoi tre tagli, ma non il più buono mangiato.
- Comté, Fior di Latte e Tiglio (2023): Predessert sfizioso - di un formaggio francese stagionato 12 mesi avrei temuto il sapore troppo deciso, invece si armonizzava con il fior di latte in una pietanza sorprendentemente delicata .
- Sorbetto, prosecco, lime e limone pulisce bene la bocca e prepara al dessert
- rivisitazione della torta Camilla, con carota ricostruita con cioccolato bianco: bel dolce, ma ho preferito il successivo omaggio in chiusura
- Michetta dolce con zabaione: calda e favolosa, un buonissimo panbrioche glassato che, come appena detto, eclissa il dessert principale
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Bella cena, con un caveat: AC/DC, Van Morrison, Springsteen, Bon Jovi e Pink Floyd sono in sintonia con il personaggio e apprezzabili a dir poco ma, come in occasione della visita presso il ristorante di Alessandro Borghese, li ho trovati una scelta un po’ troppo audace: per quanto mi piacciano, un sottofondo meno invasivo sarebbe meno polarizzante nei feedback.
Ad ogni modo, una cena da ricordare con piacere: costruire un percorso lungo e impegnativo non è mai banale, quindi… chapeau!
al.mor.90
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12 Aprile 2024
8,0
An experience worth having... there's little to say!
Nicoló Borin
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10 Aprile 2024
10,0
Cena semplicemente sublime. Abbinamenti azzeccati. Ottime materie prime. Servizio efficiente, cordiale, professionale e di livello.
Carta dei vini con una scelta limitata ma di
Qualità e a prezzi corretti.
Una bella esperienza da ripetere sicuramente
schiafgi
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27 Marzo 2024
10,0