Con altri due amici siamo stati al locale una sera prima di un concerto al teatro che è lì vicino, motivo per cui la scelta del luogo dove procacciare uno spuntino era ricaduta sul Caffe Collicola.
Abbiamo messo subito in chiamo che non ci saremmo soffermati a lungo perché il concerto sarebbe iniziato di lì ad una mezz’ora, perciò abbiamo chiesto un tagliere, una bottiglia d’acqua e una di vino. Ingenuamente non abbiamo fatto caso che al momento della scelta del vino non ci venisse data la carta dei vini, ma ci è stato proposto un vino senza particolari anticipazioni e alla domanda se potesse andare bene abbiamo confermato, premettendo che nessuno di noi fosse un sommelier, pertanto che di pretese non ne avevamo.
Consumato il rapido aperitivo, richiesto e ottenuto immediatamente il caffè, al momento del pagamento la cassiera con una smorfia stenta a trattenere una risata che infine erompe quando ci dice che il vino scelto era un vino da 40€, decisamente sproporzionato rispetto alla premessa di frugalità messa in chiaro sin da principio. Noi ci scambiamo uno sguardo increduli, mentre lei illustra la carta dei vini magicamente comparsa tra le sue mani. Paghiamo e usciamo.
L’aperitivo è stato buono, il servizio è stato eccellente e rapidissimo come richiesto nelle premesse, il vino delizioso; la risata trattenuta e poi dilagata al momento del conto caricato per via del vino, con tanto di scenetta di ditino a scorrere la carta dei vini, ci ha lasciato addosso la sensazione di essere stati presi per i fondelli e purtroppo questa ha sommerso tutti gli altri meriti.
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