I migliori ristoranti di cucina italiananella città Guiglia della Modena

28/02/2024: Dagli antipasti di Verdure, di cui non posso dare parere negativo, ma nemmeno lusingarle, passiamo ai primi. Tagliatelle al ragù, dove il ragù era troppo asciutto, quasi secco. Un piatto che poteva andar bene se cucinato a casa, non in un ristorante. Non posso dare note positive nemmeno nel tortellone, con un buon ripieno, ma “buttati” su un’ovalina con un giro di olio EVO e basta, ecco… magari anche no. Ripeto, siamo in un ristorante, non nella cucina di mia nonna (che faceva comunque un ragù “sugoso” di carne, non di pomodoro, ma nemmeno asciutto come questo). La faraona arrosto…. Ommioddio! Se la cardavi potevi farci un gomitolo tanto era stopposa. Rovinare una faraona di “Vecchi Pollaio”, allevamento di eccelsa qualità, è un deliro. Spezzatino di maiale: al momento della proposta ci sentiamo dire “l’ho fatto ma la carne era parecchio magra ed è venuto un po’ stopposo”. Va bene, proviamo, la nostra risposta, anche se è sbagliato a priori proporre ad un cliente un piatto che si sa essere un po’ in difetto. In effetti era duro. Perché farlo quindi? Mah? Uno spezzatino di maiale duro lo riporto dal macellaio se lo faccio a casa io, perché presentarlo ad un cliente pretendendo che questo ti paghi volentieri? Ragazzi… la materia prima non è buona solo perché è Bio. La materia prima, quando è buona, o sei capace di trattarla, oppure lascia stare…. Se poi è bio è meglio…. Ma la risposta che il sig ristoratore ti dà in questo locale è la seguente: “a t’al deg che l’è boun, l’è BIO!” (Trad: te lo dico he è buono! È bio!”