Il profumo che si sente appena entrati in sala tranquillizza immediatamente i nostri sensi, siamo sicuri che mangeremo bene da Emilio, grande affabulatore, grande esperto, grande appassionato.
Bergolo, il bellissimo borgo di pietra dove si trova la trattoria, è nella parte sud est delle Langhe ed è parecchio “isolato”, questo permette, evitando i fine settimana ed i periodi festivi, di non trovare grande affollamento in sala, per il nostro piacere, un po’ meno per quello di Emilio.
Una proposta culinaria molto tradizionale nella declinazione, molto meno nella esecuzione dei vari piatti, dove si sente, si percepisce profondamente la qualità delle materie prime, e la precisione perfetta delle cotture, unite a sapienza ed abitudine a dare il massimo. Ed il risultato c’è tutto, non c’è dubbio che la chiocciolina dello Slow Food, che ha da sempre, non è un riconoscimento da esibire, ma un target da mantenere, da migliorare.
Abbiamo fatto delle cene “semplici” di due portate più antipasto o dessert. Sia che si trattasse di fiori di zucca fritti su una purea di zucchine combinati con dei fiori molto coreografici o l’ovetto col prosciutto fritto ed il tartufo nero, o delle più sostanziose Mezzelune verdi ripiene al Serass del fen, o dei tajarin ai porcini, o dei Macarun del Fret al ragout di salsiccia, del sottofiletto impanato e fritto, del coniglio al timo, dello stinco impanato e fritto, fino ai deliziosi, ma veramente deliziosi formaggi, per non parlare dei pani fatti in casa di una bontà assoluta, tutto era ottimo… ma cos’è questo, il Paradiso? No è una trattoria di persone, di gran lavoratori perbene che alla passione aggiungono rispetto per i loro clienti, li coccolano e li fanno mangiare in modo paradisiaco!
Emilio come vini ci ha proposto un Nebbiolo Gavarini di Elio Grasso, elegante, leggero, modaiolo; ho apprezzato di più la sua indicazione per un Barbera di Anna Maria Abbona, il Cadò, un Barbera appunto con un 30% di Dolcetto che gli conferisce morbidezza e rotondità, affinato in legni grandi e poi in legni piccoli.
Visto che dormivamo lì, ne abbiamo approfittato per berci un paio di grappe: ho trovato molto interessante la Branda 43, una grappa di Barolo morbida ed intensa, della distilleria Castelli Giuseppe di Cortemilia, un paese lì vicino; un po’ meno la più pregiata Mongovone di Elio Perrone, distillato di Barbera che con la sua cinquantina di gradi, a mio avviso ne ammazzava il gusto, sicuramente ha ammazzato me!
La tanta onestà che utilizza in cucina, Emilio la riserva anche al conto: un rapporto prezzo/qualità stratosferico!
Luigi M
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11 Novembre 2024
10,0
We tried the restaurant, a spectacular place with a terrace overlooking the wine rows. Refined dishes, from the Piedmontese tradition, but which meet everyone's tastes. Truly a special place, in a magical location
viviana bo
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10 Novembre 2024
10,0
I ate at the Ristorante in the evening. I found the dishes (pasta, then rabbit and vegetables) good, not exceptional. The service ditto. In my opinion, price/performance is also average.
Heinz Brunner
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28 Agosto 2024
6,0
It's not only a magnificent and delicious restaurant it's a food experience!
The food is the perfect mix between traditional of the territory and art! Every plate is a result of an idea perfectly expressed and perfectly done by the chef and the daughter. If you are in, or near, the Langhe area you have to try this restaurant, also because the view is breathtaking and the staff in very kind and friendly. In addition there is also the possibility to sleep there in the available rooms for a night of peace.
Edoardo Pastorino
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25 Agosto 2024
10,0