I migliori ristoranti di cucina italiananella città Pietralunga della Perugia

02/06/2024: posto grande con una bellissima terrazza sulla vallata, nel centro di un paesino molto caratteristico. servizio, un pochino lento anche perchè il ristorante è pieno di salette e un gran numero di tavoli. antipasto grande ricco di crostini e affettati poi due primi molto buoni e fatti in casa.

24/05/2024: Che bello il locale e il panorama, che bello essere accolti con gentilezza, aprire il menù e vedere prezzi onesti. Che buono il loro antipastone, le tagliatelle al ragù e la carne tenera e saporita. Ad accompagnare la cena un frizzante rosé della casa . Alla prossima.

21/08/2024: Trattoria immersa nel verde bosco, oltre a respirare aria pulita si respira quella di casa. Pochi piatti dal sapore rustico e ricercato, porzioni generose, siamo rimasti molto soddisfatti dalla cena e tornati a casa a pancia piena! Abbiamo atteso del tempo tra una portata ed un’altra ma ne è valsa la pena. Cameriera alla mano, gentile e preparata.

17/08/2024: Se cercate un’esperienza culinaria che vi faccia rivalutare la cena a base di crackers e sottilette, questo è il posto giusto. Il ristorante offre una vera e propria avventura, se mai riuscirete a raggiungerlo dato l’isolamento montano, a partire dall’attesa interminabile per essere serviti. Ma non preoccupatevi, avrete tutto il tempo di riflettere su come siete finiti qui e osservare con attenzione la fauna locale di moscerini e formiche che vi terranno compagnia al tavolo. Il menù, per quanto lo si possa definire tale, è un concentrato di banalità fuori luogo. Dimenticatevi la cucina umbra autentica: qui vi aspettano chicche come un sugo panna e speck che sembra uscito dal peggior incubo di un cuoco tirolese e un ragù così acido che probabilmente ha litigato con la carne prima di arrivare nel piatto. E se speravate in un classico salsiccia e funghi, preparatevi alla delusione: la salsiccia l’avrete solo vista sfrecciare in un documentario sulla fauna selvatica. Il menù vi sarà recitato a voce, ma solo se riuscirete a decifrare il boffonchio del cameriere, che pare avere lo stesso entusiasmo di chi ha appena perso le chiavi della macchina. Per i più coraggiosi, c’è il vino: rosso o bianco, senza complicarsi la vita con nomi di vitigni o altre inutili sottigliezze. Il cameriere, in un estremo slancio di professionalità, vi chiederà persino se volete un bicchiere per berlo, o se preferite riciclare quello dell’acqua. E poi, il colpo di scena finale: alle 21, uno dei tre tipi di pasta è già finito. Un vero trionfo della pianificazione. L’unico elemento che riscatta un minimo l’esperienza è la torta al testo, servita con salumi e formaggi locali. Un raggio di luce in una serata altrimenti buia. In sintesi, non fidatevi troppo delle recensioni e delle stelline....