Last year we went to visit the Lucchetti winery who then showed us the restaurant, we were welcomed kindly and made to sit outside under a pergola, we ate divinely, also said by my father-in-law who has managed hotels and restaurants all over the world for years, even though our son ate few things not included in the menu, they came to meet us to ensure that my son had lunch, I don't say anything about the price because when you eat well and with excellent portions, we don't look at how much we spend, given that we left satisfied.
Andrea
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30 Aprile 2025
10,0
Recensione riferita ad una cena con amici dell'aprile 2024.
Abbiamo speso € 45 a testa, un prezzo giusto, considerata la qualità del tutto.
“Io sono le Marche”, recita la prima pagina di un grande e bell'opuscolo del ristorante, regalatomi dal proprietario. Infatti si tratta di un locale storico e famoso, ottimo riferimento territoriale. La filosofia della trattoria si riassume in questa loro sequenza: "mangiare-vivere-bere-sperare-ridere-chiacchierare-godere-vincere-partecipare-cucinare-amare-viziare-ricominciare", ma anche in questo simpatico monito dialettale, che mi trova del tutto concorde: "a chi viene qua giusto pe fasse un’insalatina scondita e un bicchiere d’acqua... se state male, state a casa!" :)
Un po' di storia: dai primi del ‘900, era tradizione prendere il ‘caffenetto’ nel forno della famiglia Romiti; nel 1950, il forno divenne ristorante e Spartaco Romiti fu soprannominato "il Mago della cucina", grazie alle specialità di cacciagione abbinate al vino Lacrima (oggigiorno, non vi si mangia più soltanto la cacciagione!); poi vennero Raoul Romiti (personaggio originale ancora presente nel locale) e i suoi stornelli stralunati, con una cucina verace e genuina, saporita e gustosa, senza fronzoli né formalità. Nel nuovo millennio, arrivarono la terza generazione e la ristrutturazione dei locali: Loris Romiti, l'attuale titolare, un 40enne schietto e diretto, grande lavoratore d'esperienza, talvolta provocatorio e impulsivo, straconvinto della sua cucina appassionata, un po' troppo critico nei confronti di guide enogastronomiche e recensioni, ma ho apprezzato il fatto che si sia seduto con noi a chiacchierare a fine serata. Loris propone la tradizione in maniera strepitosa, ingredienti genuini, eccellenze alimentari delle Marche e va a cercare i produttori più nascosti (pastori, vignaioli, tartufai, ortolani, macellai).
Il ristorante gode di un'ubicazione favorevole, fra verdi colline panoramiche, mura antiche, il camminamento di ronda e la magia del borgo di Morro d'Alba.
Si trova al pianterreno di una casa di una volta.
Gli ambienti esterni sono verandati, rinnovati, con pietra a vista, in stile minimal moderno e sul soffitto appaiono scatti e scritte dell’opuscolo sovramenzionato; l'interno è semplice, con mobili antichi, credenze, suppellettili, quadri e fotografie.
Servizio professionale, cura in tutto (anche nel tovagliato), piatti di sostanza ben conditi e che danno soddisfazione, menù gourmet di tradizione ma anche ricercato, creativo in chiave moderna, gusti intensi che parlano marchigiano, alta qualità delle materie prime, bell’impiattamento, stoviglieria talvolta colorata dalla foggia originale oppure bianca tradizionale, buone porzioni.
Se avete ospiti non marchigiani, portateli qui per una panoramica della cucina tipica, difficile da trovare altrove!
Coperto € 3 (compresa pizza con grasselli) / acqua € 1,50.
Carta dei vini strepitosa, non ho mai visto un elenco così ricco e completo delle cantine produttrici del Lacrima, il rosso autoctono della zona.
Abbiamo bevuto:
-Rosé Lacrima Marotti Campi brut charmat € 4 al calice (davvero piacevolissimo!)
-Lacrima superiore “Sidoro” 2021 Bolognini 14,5% (cugino di Vicari!) € 5 al calice
-Vicari “Vino e visciole del pozzo buono”, Morro d’Alba, 14,5%, amabile e fruttato; le visciole sono ciliegie selvatiche dal sapore acidulo e dalla polpa rosso scuro, aggiunte al vino in fermentazione sotto forma di sciroppo di zucchero; adatto ai dolci rustici della tradizione marchigiana
-Lacrima passito Vicari “Amaranto del pozzo buono” (eccellente).
Abbiamo mangiato (tutto ottimo):
-frittata al mentrasto [menta selvatica della campagna marchigiana, usata fin dal Rinascimento] e carciofi € 9
-salumi al coltello (salame, ciauscolo, prosciutto, lonza) + olive nere e formaggio fresco + crescia sfogliata di Urbino € 15
-carciofo alla giudia € 8,50
-animelle di vitello, crema di zucca, carciofi spadellati, crumble di pane aromatico € 15
-bottoni d’anatra [pasta fresca], fave, piselli € 16
-ciavattoni al pepe del Mago € 13 [variante locale dei paccheri; ragù + tanto pepe fresco macinato; piatto famoso e goloso]
-fettuccia cicerchia, pomodorini, pecorino, guanciale croccante € 14 [pasta fresca tirata a mano]
-mascarpone, Lacrima, pere € 6 😊 (dessert fantastico)
-fragole con gelato zafferano e crema € 6.
Etra
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21 Aprile 2025
10,0
Un locale particolare che vale la pena di visitare e di approfondire. Sembra un po' dimesso e "popolare", ma: il servizio è impeccabile, il menu è ricco con prodotti locali non necessariamente abituali, la cucina è perfetta, la lista dei vini è nutrita e il vino è spettacolare. I piatti sono gustosi, ben preparati e presentati. Il conto è certamente inferiore a quello di altri locali apparentemente più prestigiosi. Contano più sulla sostanza che sull'apparenza, e questo è un grandissimo pregio, ovviamente non da tutti apprezzato, ma è una giusta selezione.
Area sosta camper comunale scomoda per i grossi mezzi (soprattutto se con trazione anteriore) in quanto scoscesa e con accesso in notevole pendenza. In alternativa a lato strada, vicino all'area.
Mike5906
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16 Marzo 2025
10,0