Dopo essere andati alla piana di Castelluccio per ammirare la fioritura, siamo scappati per la troppa folla in direzione Arquata del Tronto per pranzare, lungo la strada abbiamo visto l' insegna del "Rifugio degli alpini" ma il ristorante era totalmente distrutto dal terremoto del 2016. Proseguendo a Pretare abbiamo trovato la nuova struttura "provvisoria"del ristorante.
Era molto affollato e un ragazzo molto indaffarato ci fa accomodare. Dopo un po' è venuto a prenderci l'ordine scusandosi per l'attesa.
Poi abbiamo scoperto che il padre era malato e quindi era solo in sala.
Abbiamo mangiato benissimo, il ragazzo efficiente, professionale e gentilissimo.
Prezzi onesti torneremo sicuramente, consigliatissimo!!
Da diversi anni entro giugno o luglio ci rechiamo alla piana di Castelluccio per ammirare quel fenomeno, unico in Italia, la fioritura. Quest'anno grazie alla navetta messa a disposizione siamo arrivati alla piana ed abbiamo ammirato la natura che in questo posto, in questo periodo, si esalta producendo infiniti colori.
A pranzo, come al solito, abbiamo prenotato presso il rifugio degli alpini, sotto la guida di Gino, delocalizzato a Pretare.
Inutile ripetermi, il primo: amatriciana deliziosa, secondo: arrosto misto con contorni e per chiudere un ottimo Strudel di mele ed un buon caffè.
Ottimo il rapporto qualità /costo.
Restiamo in attesa, superate le pastoie burocratiche, che quanto prima il rifugio ritorni nella sua sede naturale.
Gino resisti!!!!!