24/03/2025: Abbiamo pranzato una domenica a mezzogiorno in un gruppo numeroso di amici. La maggior parte di loro, quasi tutte coppie , sono persone molto attente alla qualità del cibo e tutte con una buona conoscenza gastronomica. Io ero l'incaricato di trovare il posto e mi sono fidato , dopo aver valutato vari luoghi presentati qui su Tripadvisor, delle recensioni positive su Ristorante Am-Arcord a Filetto. Per sincerità, già dalla telefonata di prenotazione, il titolare si era rivelato paziente, gentile e accogliente con quella caratteristica bonomia romagnola che mi ha fatto ben sperare.
Il locale si trova a pochissimi minuti dalla bellissima romanica Pieve di San Pietro in Trento e dalla Casa della Carità Piccolo Gregge retta dalla Fraternità Dives in Misericordia, dove eravamo andati per le opere d'arte sacra moderna , vicino al paese di Filetto.
All'esterno i mobili da esterno coperti di nylon, per la stagione invernale danno un pò l'aspetto di un luogo inattivo, ma è bastato varcare la porta e ci si trova immersi in un ambiente di altri tempi, ben lontano dal rustico di maniera di tanti locali. Descrivere questa sorta di piccolo museo da parete è praticamente impossibile. La lunga tavola già apparecchiata affaccia sulla cucina a vista, con un grande focolare acceso. Il titolare ci accoglie con simpatia e ci elenca la serie di piatti, tutti rigorosamente tradizionali, che la cucina prepara. Abbiamo deciso di avere un assaggio di quattro "minestre" come dichiara il titolare e facciamo intanto servire gli antipsti. Oltre ottimi affettati artigianali , salame di pasta tenera, coppa di testa, prosciutto nostrano, ci vengono portati anche crostini alle verdure ripassate, ai fegatini , ai funghi e , sorpresa, ad un battuto di sette carni diverse cotte nel marsala, tenuto al caldo da un un fornellino per bagna cauda, da spalmare su pane e piadina caldi : antica ricetta della colazione dei norcini! Una delizia e una scoperta.
Il trittico di minestre è consistito di fatto in tre porzioni di tortellini al ragù,di tagliatelle e di curzùl (cinghiette) , pasta tipica del Faentino, con il sugo che usavano i braccianti addetti alla "battitura" del grano, ormai in disuso per quanto saporitissima!
Ormai decisamente satolli, ci siamo fatti tentare da un assaggio di carne in gratella, che ha confermato le aspettative nate dal profumo che si leva dall'"uròla" della cucina. Due verdure alla brace e poi siamo passati ai dolci. Straordinario, mi hanno detto, il Dolce Am Arcòrd, ma personalmente sono rimasto fedele al gusto tradizionale della Zuppa Inglese, degno finale del pranzo. Vino Merlot della casa, più che dignitoso. Il conto più che onesto, e l'idea che ci sarebbe stato anche il bollito e i cappelletti in brodo, ci hanno fatto decidere che questo luogo varrà qualche frequentazione prossima, anche per la possibilità di potersi tranquillamente inchiacchierare senza essere disturbati dalla" musica artificiale di sottofondo" che QUI è data dalle voci e le risate degli amici... Un accogliente tuffo nel gusto e nel passato. Franco
11/01/2025: Traditional Romagna cuisine, refined and edible! Wine bottled by the innkeeper and choice meat butchered by the owner, sausages ditto. All good!
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