Osteria Dell'enoteca. Davide Palluda In Canale

Viaggio di gusto molto particolare. I piatti non erano eccessivamente rivisitati ma molto belli e buoni al palato. Particolarmente apprezzato il carciofo Scelta dei vini da migliorare Locale carino, intimo con pochi posti

A cena con amici in una gelida serata di novembre, arriviamo tra i primi commensali e notiamo subito il locale piuttosto freddo. La signora che pare essere la caposala ci presenta il menu e prende le ordinazioni, compresa quella del vino, un Roero "8Pari oppurtunità" 2020. l'assaggio ci convince e subito diciamo che una bottiglia per 8 non basta e che necessita una seconda. Quando ci viene presentata e aperta, la seconda bottiglia è del 2021 e lo facciamo presente. Ci viene detto che purtroppo era l'ultima e all'assaggio decisamente diversa dalla prima. Un errore evidente del servizio; dovevamo essere informati dell'annata diversa, forse avremmo cambiato produttore. Da un ristorante stellato ci si attende più attenzione, come anche per il resto del servizio che abbiamo riscontrato piuttosto disattento, come lasciare la porta d'ingresso aperta con il freddo che entrava, lasciando ai clienti l'incombenza di andare a chiuderla. Veniamo ai piatti serviti. La maggior parte della tavolata sceglie il piatto di antipasti misti, tutti decisamente buoni. In due la Battuta di fassona con tartufo (4,5 € al grammo). Per primi tutti i tajarin con tartufo, decisamente ottimi. Come dolce abbiamo apprezzato la Mousse di Panna cotta con gelato di nocciola. Il prezzo finale in linea con i migliori ristoranti del Roero, ovviamente appesantito dal tartufo consumato. Insomma, soddisfatti della qualità portate, da rivedere il servizio.