24/11/2024: Very elegant location, the restaurant has covered parking, a large well-kept outdoor area and a swimming pool.
We tasted the "here and elsewhere" menu, one in a classic version and one in a gluten-free version, both delicious in every course: the risotto is unmissable and highly recommended. The wine selection is also excellent.
We felt pampered by the Sala staff, attentive, present but never intrusive
Overall very positive experience
05/11/2024: Dopo essere stato a cena in questo ristorante ho pensato che potessero ambire a tornare ad avere due stelle Michelin, pochi anni dopo il cambio di guida in cucina. Con stupore proprio oggi ho appreso che, invece, hanno perso la stella che era rimasta. Chissà quali stani meccanismi governano queste cose ?
Mi spiace, perchè, seppur non sia stata una serata perfetta, abbiamo mangiato veramente bene e il livello delle presentazioni dei piatti era vera e propria arte. Potrebbe essere stata la cena migliore di sempre da questo punto di vista.
Parto con la descrizione di uno dei piatti più belli, il carpione di trota, con il filetto di pesce servito su una gelatina rosa. Grande freschezza per iniziare e fantastica consistenza della carne.
Poi una cima di rapa, in parte appena cotta, in parte fritta in tempura, che copriva della salsiccia di Bra cruda. Pietanza con tante guarnizioni e tanti sapori, non ultimo l'amaro, ma anche il piccante della nduja e quello ovino della bufala. Grandissimo piatto.
A seguire un risotto squisito che riportava i sapori di una pasta alla marinara, con pomodoro e olive taggiasche. Ispirato da un artista contemporaneo che dovrebbe essere Alberto Burri, la parte superiore del risotto veniva bruciata e resa traslucida con un cannello, così come Burri faceva con la plastica.
Il secondo è stato un capriolo, con fondo di cottura e barbabietola in due versioni di cui una glassata in dashi. Impeccabile.
Prima del dessert, ecco un'insalata con vari elementi verdi di stagioni e un sorbetto al cetriolo e lime, se non ricordo male.
Infine un dolce, il "Monviso", con neve ricreata direttamente al tavolo con l'utilizzo di azoto liquido. Interessantissimi i ripieni di questo dessert. Castagne e pompelmo creavano un sorprendente effetto in bocca.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo è che alcuni piatti sono stati accompagnati da specifici pani in abbinamento. Sempre ottimi.
E pensare che il menù degustazione non poteva iniziare peggio, perchè, non ancora citata, prima della trota, ci era stata servita un insalatina di porcini crudi, pere e prezzemolo fritto a cui io non sono riuscito veramente a trovare un perchè.
Abbiamo cenato in una sala bellissima. Tavoli molto distanziati, lampadari di design, opere alle pareti.
Per come era impostato, il servizio era stato quello che mi aveva fatto pensare alla ricerca della seconda stella, ma contemporaneamente è stata la cosa che meno ha funzionato. Perchè l'impostazione era da due stelle, ma gli interpreti no.
Troppe sbavature, qualche uscita un po' fuori dalle righe e il conto chiesto tre volte.
Prendendo una bottiglia di champagne, un menù 7 portate per me e uno da 5 portate per mia moglie, ho speso 378 €.
Ciao.