Quello che ci è piaciuto di questa esperienza è stato sicuramente l'ambiente molto carino e il personale davvero molto preparato, gentile e premuroso. Ci siamo sentiti coccolati. Il cibo indubbiamente buono. Abbiamo scelto il menù degustazione casanova. La qualità buona, ma a nostro avviso mancava un po' di sprint nei piatti. Quello che ci ha convinto di più è stato il risotto allo stravecchio di capra con le pere. Negli altri piatti, seppur appunto buoni, mancava qualcosa che ti facesse ricordare il piatto.
Al di là della splendida location, incastonata fra i vigneti del Castello di Spessa, questa tavernetta accoglie i propri ospiti con una cucina buona ma mai memorabile. L’insalata calda di porcini abbina al fungo cotto una un po’ improbabile insalata verde ricoperta di parmigiano grattugiato: un accostamento di dubbia fantasia. Le animelle con castagne e funghi sono invece molto buone. Per il tris di formaggi a chiusura della cena abbiamo atteso ben 20’: decisamente troppo per quanto ci è stato servito.
Cantina ricca di etichette friulane, elencate per tipo di vino e non per produttore.
Servizio lento.
Troppe le sbavature per un conto che supera i 60€, vini esclusi.