Posto sorprendente. Si pranza in terrazza davanti a un paesaggio stupendo. Nel verde l’Abbazia di Monteoliveto Maggiore.
Accoglienza trionfale. Bellezza e gentilezza.
Arriva il padellone con i pici all’aglione. Ottimi e abbondanti.
Anche gli affettati i salumi e formaggi meritano.
Un dolce e in caffè. Bel pranzo.
Avendo soggiornato al Castello abbiamo cenato al ristorante la prima sera: avevamo già visto dal sito che i prezzi non erano proprio economici, ma si sa, la qualità se c'è si paga. Come antipasti abbiamo preso un mix di salumi e formaggi, servito con, a parte, una mostarda di pesca e un miele, il tutto abbastanza buono, ottima la mostarda; io ho preso invece i crostini toscani, chiedendo in anticipo quanti fossero perché li avremmo divisi, mi viene risposto 3.
Il piatto consisteva in 3 (appunto) biscottini di pane a forma di pezzo di puzzle di circa 3 cm (per questo nulla da dire se non complimenti allo chef per la fantasia!) con sopra altrettante formine di patè di fegatini, tutto intorno 3 acciughe arrotolate su loro stesse, delle piccole sferette di vinsanto e dei ribes con relativa salsa ai frutti rossi. Forse peccherò io di presunzione, non mi ritengo affatto una "bacchettona" in fatto di cibo, vanno bene le rivisitazioni.... ma dei "mostri sacri" come i crostini toscani non si possono trasformare in questo modo perché il sacrilegio è dietro l'angolo!
Per primo 2 pici, entrambi senza infamia e senza lode, 4 calici di vino.
Per dolce un tiramisu al pistacchio che di quest ultimo aveva sì e no il colore verde, il tutto per la "modica" spesa di circa 55 euro a persona.
La location eccezionale, il ristorante non mi sentirei di consigliarlo.