Cosa dire… una serata immersiva nel mondo della musica, Un teatro che è un angolo d’arte e storia voluto da Maria Luigia 196 anni fa e una conclusione che mi ricorda il racconto di quella sera del Novecento inoltrato, quando al Regio diedero l’Otello a prezzo popolare.
Il racconto, in dialetto, dice che cera tutta la città e parla dei loggionisti che si portano su lambrusco e tortelli nascosti sotto il tabarro, la Cisa che ha comprato le scarpe nuove apposta e adesso vede le stelle, la Nina che ogni tanto beve un goccetto attendendo l’inizio.
Oggi il Tabarro non ce più è allora siamo andati al Gran Caffè del Teatro dove Samuele ci ha fatto assaggiare i prodotti cardine della cucina parmense: Tortelli di erbette – Prosciutto di Parma – Parmigiano Reggiano – annaffiati da Lambrusco e Malvasia, “proprio come ai vecchi tempi”.
A questo punto mancano solo i ringraziamenti… Grazie Maria Luigia che ci hai regalato il teatro più bello del mondo - Grazie Peppino per averci lasciato in eredita la tua musica che esalta tutti i sentimenti dell’animo umano e Grazie al Gran Caffè ed in particolare a Samuele per averci coccolato coi sapori di parma in un posto elegante e ad un prezzo popolare nella cornice unica del Teatro Regio.
Quindici stelle con lode e l’impegno di ritornare sono il nostro voto.