21/09/2024: Locale molto bello, dove l'eleganza si combina con particolari rustici come i contorni dei tavoli con iscrizioni di case vinicole. Il menù è improntato alle ricette dell'Artusi con fedeltà, ma talvolta con variazioni che stridono un po' con la cucina della tradizione (Artusi non consigliava la panna). Ciò che abbiamo provato era ben fatto con ingredienti di prim'ordine. Nel menù si nota tuttavia uno sbilanciamento verso la presenza di carne, che è più una concessione alla moda attuale che il rispetto di quanto scriveva Artusi. Per un maggior equilibrio il menù dovrebbe contenere piatti come i fagioli all'uccelletto (384), l'insalata di patate (444) o il baccalà (506-510) che verrebbero anche incontro a una clientela sempre più attenta a un'alimentazione salutare. Comunque va un plauso alla ricerca e alla qualità di questo ristorante.
24/06/2024: Per quanto provi a sforzarmi di valutare in primis la cucina proposta, proprio non posso iniziare senza elogiare il personale.. il vero valore aggiunto! Affabile, disponibile e di una cordialità tale da farti sentire come a casa pur essendo la tua prima volta; il caposala in particolare è stato sempre attento e pronto a "coccolare" i clienti con due chiacchiere e bazzecole scherzose. L'ambiente è caldo eppure molto curato, contribuisce senza dubbio ad accrescere il senso di familiarità pur conferendo una certa raffinatezza rusticana.
Quanto ai primi, questi sono stati una vera danza di piacere e delizia, semplicemente incredibili: cottura perfetta e carne di livello, pasta realmente fresca e fatta in casa, menù molto singolare e interessante. La frittura è di una leggerezza che, con ogni condimento al punto giusto, fa gridare al piatto l'alta qualità della materia prima.
Piccola nota dolente è stata un'incomprensione con l'oste che ha fatto sì che ci venissero serviti due porzioni di fritto dell'aia quando in realtà ne abbiamo ordinato soltanto una, specificando che fosse da dividere. Dispiace perché questo non ci ha permesso di prendere il dolce poiché troppi pieni a fine serata, ma poco male perché il fritto era buonissimo e abbiamo preferito mangiarlo con piacere piuttosto che far rientrare (e probabilmente buttare) una portata.
Chiacchierando con il caposala è emerso l'equivoco che ha prontamente cercato di rimediare offrendo a spese loro il dolce o altro.
L'esperienza resta, ad ogni modo, assolutamente piacevole e soddisfacente al massimo grado.. anzi ci ha lasciato un motivo in più per ritornare e assaggiare i dolci!