Locale caratteristico tra le viuzze del centro città. Tra case colorate si crea una bellissima atmosfera. Quando si entra il locale è piacevole da vedere con arredi che ne risaltano la qualità. I piatti sono della classica cucina tradizionale fatti bene più piatti a base di carne e qualche portata di pesce di lago. Buona la cantina dei vini a vista. Lo consiglio
L’ambiente è rustico, tipico della vecchia osteria.
Il grande camino è sempre acceso e le tovaglie sono rigorosamente a quadretti.
La cucina è quella tipica lombarda ed il menù è scritto anche in dialetto.
Tra i diversi antipasti in carta ci incuriosisce il “Crustun de polenta al taleg, miele e nos” ma la nostre aspettative saranno disattese (voto 5).
Viceversa, benché “fuori zona”, abbiamo apprezzato i loro pizzoccheri della Valtellina (voto 7).
Non male anche il cosiddetto “Piatto del Pretore” (specialità locale) e più che dignitoso (per essere un vino della casa) il loro Barbera sfuso.
Il pranzo si conclude con una piacevole crostata con marmellata ai frutti di bosco fatta in casa.
Servizio empatico ed efficiente.
Prezzi un po’alti per quanto offerto ma questa ormai è quasi ovunque una triste realtà.