20/11/2024: Premettendo che non sono particolarmente amante della carne, passando dall'entroterra toscano diventa inevitabile andare alla ricerca di un buon posto dove mangiarla. Abbiamo scelto questo locale di Camaiore attirati dalle buone recensioni, e non ci siamo pentiti!
Entrando si passa dalla macelleria e già la prima impressione è buona; nella sala i tavoli sono abbastanza ravvicinati, ma comunque gli spazi sono discreti.
Iniziamo con il benvenuto composto da fetta di salame, olive, panzanelle e cipolle (il salame tagliato direttamente sul tavolo, in modo molto coreografico); proseguiamo con l'antipasto del macellaio: carpaccio di manzo in bigoncia, tartare di filetto di manzo battuta al coltello, lingua salmistrata, crostino al ragù, crostino alla crema di lardo, polpettine in salsa di pomodoro; aggiungiamo anche un tris di crostini misti fegatini, lardo, ragù. Assaggiamo poi un filetto di manzo di chianina ed una bistecca disossata di chianina accompagnate da verdure grigliate, per concludere con gli immancabili cantucci e vin santo. Che dire? servizio molto attento e piatti davvero speciali. Prezzi un po' altini, ma la carne di qualità non può essere regalata... Comunque davvero tutto ottimo!
16/11/2024: A metà novembre, con il nostro gruppo, abbiamo effettuato un blitz da “Alan”, per riabituare le papille al gusto della carne di qualità, dopo tanto tempo di astinenza da sua maestà la Fiorentina. Sentite le proposte di Manuela, abbiamo aggiunto al menù a tema, anche una Fiorentina, non esagerata, di Maremmana. Per non rovinarci il piatto forte, nell’attesa della cottura della bistecca, ci siamo limitati ad un paio di stuzzichini: una fettina di salame nostrano, un crostino con l’olio nuovo, due ciottoline di cipolle all’aceto rosso e olive il tutto accompagnati da bicchierotto del solito Bolgheri Rosso DOC 2022, cantina Michele Satta. A seguire i cappelletti al ragù, veramente favolosi e la fiorentina di fassona piemontese.
Entrambe le bistecche, Maremmana e Piemontese, sono arrivate già porzionate sul vassoio: rosate, succose, cotture perfette. Un paio di fettine della rosa e del filetto erano state tolte un attimo prima, perché due amici, carnivori seriali, la prediligono al sangue: sia la Piemontese che la Maremmana, “tanta roba”.
Come sfizio personale, avevo ordinato anche una lombatina di Cinta Senese grigliata, che poi ho condiviso: sempre eccezionale. Con il secondo abbiamo bevuto Belcore IGT Rosso di Giusti & Zanza vino biologico vendemmia 2020: corposo, note di frutti rossi e speziate, con la carne molto apprezzato.
Come contorni, verdure grigliate, spinacini e bietole saltati all’aglio, fagioli all’olio nuovo e rifatti alla toscana con aglio salvia e pomodoro fresco, un assaggino di piattelle pisane condite all’olio Laudemio, infine le patate nuove al forno con aglio e rosmarino.
Solo due hanno gustato il dolce di loro produzione: tortino al cioccolato con gelato alla panna, straordinario. Gli altri hanno optato per il sorbetto di mela verde al Calvados, speciale, con effetto “idraulico liquido”!
Per finire, caffè e per i più immorali, un paio di “Ponce alla Livornese”: non ha nulla da invidiare a quello classico del Bar Civili di Livorno.
Saluti di Manuela e Alan a fine serata e per non rischiare abbiamo già prenotato a dicembre per gli auguri.
Qualità e prezzo assolutamente perfetto, rapporto cibo/cucinato/servizio/ambiente, da 1 a 10: 13!