It was good! not the best, felt like the food wasn’t cooked in the moment, it was put on plate and warmed up, and we were the only people there (we had a late lunch).
It was not bad!!! I would recommend to go at least once. THE TIRAMISU WAS AMAZING!!!
Peyton Reed
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16 Agosto 2025
Antonio and his team served us the best food of all our hollidays in Italy.
Dirk DE MOL
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15 Agosto 2025
I didn't visit the rooms because it was a dinner event. A fantastic place for any occasion.
Very nice restaurant and excellent cuisine, highly recommended.
Francesca Ceccherini
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29 Luglio 2025
A fabulous location, wonderful staff, attentive and truly friendly owners, but the best is the food... everything was fantastic from the starter to the dessert, I recommend it to everyone.
Andrea Frangerini
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28 Luglio 2025
A true Tuscan gem 💛
We dined at Villa di Corliano for our last evening in Tuscany… and what a marvel! The setting is worthy of a postcard: golden light, enchanting landscapes, a timeless atmosphere.
A special mention to the waitress who found us a table with a smile despite the crowd. The service was impeccable, warm, and attentive. On the plate: refined dishes, delicately portioned, full of flavor and elegance.
A flawless Tuscan experience, an unforgettable evening. Thank you!
DROMSON IMMOBILIER
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23 Luglio 2025
Enchanting food in a setting unique in its history.
Mirko Di Cristofaro
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09 Luglio 2025
Great service, great atmosphere and great food! I will come back again for sure! Thank you.
Katerina L
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07 Luglio 2025
A real dream. Antonio and his wife are extraordinary, competent and welcoming people. Unique kindness. You feel at home. The food completes the setting. Very good and very high quality!!!
Ilaria Lorenzini
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25 Giugno 2025
Osteria inserita in un splendido parco di una residenza storica
Location molto curata rispettando i vincoli architettonici
Ottima accoglienza del personale e di Antonio dai cui racconti traspare l'amore per il suo lavoro e il territorio in cui è inserito
Cibo e vino di ottima qualità
Consigliato
Il problema più grosso è sempre l'aspettativa: dal punto semantico - secondo l'orizzonte culturale odierno - da un'"osteria" ci si aspetta qualcosa di diverso da ciò che invece vi si andrà trovando. Certo, il fatto di far parte del complesso di Villa di Corliano, potrebbe anche aggiustare il tiro in qualche modo, ma andare al ristorante - specie se in una folta comitiva di vecchi amici in rimpatriata - non può essere un trattato interattivo di semiotica.
Fatto è che dalla parola "osteria" mi aspetto più qualcosa di più ragionevolmente contiguo a Rubio che a Cracco, benché le sue origini possano essere più «nobili».
E a essere sincero, mentre a occhi chiusi seguirei il primo, al secondo non rivolgerei neanche un saluto: andare a cena fuori per me significa trovare una cucina di una nonna semplicemente diversa dalla mia; ed il mio minimo sindacale è che di un piatto contenente un primo non si veda il fondo finché non lo si sia consumato.
Pertanto, i ristoranti stellati per me stanno alle osterie come un fastidioso jazz sta alla meraviglia della IX Sinfonia Corale.
Questo però - che non è in tutto e per tutto uno di quei luoghi nei quali si entra con la fame ed il portafoglio pieno e dai quali si esce con la stessa fame ed il portafoglio vuoto - è un ristorante "ibrido": quo si rielaborano i sapori tradizionali (ad esempio il crostino toscano diventa un delizioso budino che ne preserva tutto il gusto).
Quindi, peccato per il fondo del piatto vuoto che si inchina alle smanie di design di questa strana categoria - auto-sopravvalutantesi - rappresentata dai cuochi (cui mi rifiuto di rivolgermi in francese), ma sapori veramente interessanti ad un prezzo - tutto sommato - moderato.
Non fa per me, ma lo consiglio a chi cerca una raffinatezza abbordabile, creativa ma non spasmodica e saccente e soprattutto, troppo concentrata sull'estetica.
powertoart
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08 Aprile 2025