Location agreste nelle campagne vicino ai Navigli, tra Pavia e Milano.
Tutto è a tono , rustico...lo sono i tavoli , i bicchieri (quelli di casa della nonna), il corredo allo stretto necessario.
Il personale è gentile ed educato, il sevizio alla buona ma funzionale. Anche senza il il tutto esaurito il chiacchiericcio in sala risulta un po' fragoroso.
I piatti mancano un po' del rustico intorno: gradevoli i salumi, un po' piatti' invece gli assaggini un po' scarsi degli antipasti.
Risotto cotto al dente e all'onda sebbene un po' del brodo di cottura circoli ancora nel piatto e un po' troppo sapido così come la pasta con i funghi e l'arrosto forse per l'uso di brodo con glutammato ( posso sbagliarmi...) o per il sale in eccesso...
Il dessert è un muffin, più adatto alla colazione che ad una cena al ristorante.
Vini di buona qualità.
Il conto per il contesto è, alla fine , un po' alto.
Avevamo bisogno di uno ristorante che consentisse ai bimbi (5 anni e tre anni) di scorrazzare tra una portata e l'altra. Accolti con gentilezza e attenzione. Grande salone (la vecchia stalla) con soffitto a volte che crea un eco terribile, poiché c'erano qualche decina di ragazzi che festeggiavano non so che, il rumore era insopportabile. Chiesto di trasferisci all'esterno il personale ha allestito un altro tavolo subito e in pochi minuti. menù classico , il risotto forse meritava un pò di sapore in più e i maccheroncini fatti in casa un pò di sale in meno.
Ottima la carne.
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