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Ristorante Il Federale


Artena
02/07/2025: Durante un viaggio di lavoro nel comune di Artena, io e due colleghi ci siamo fermati per pranzo in questo ristorante, fidandoci dell’esperienza positiva avuta in tanti altri locali della zona. Errore gravissimo il nostro, in quanto ci siamo ritrovati catapultati nel periodo più buio e violento della storia italiana. Il ristorante, a primo, impatto appare come una sorta di museo della storia contemporanea italiana: statuette, fucili, baionette, cimeli di guerra e articoli di giornale dei primi decenni del '900 appesi alle pareti. Lì per lì non facciamo caso ad ogni singolo arredo, disattenti a causa della fame e del caldo dopo 4 ore di lavoro sotto al sole cocente. Ci sediamo e ci accoglie subito una signora, la proprietaria, insieme ad un ragazzo (il figlio?), ci danno il menu e cominciamo subito a ordinare: un antipasto, tre primi, vino e dolce (spoiler: tutto buonissimo e di qualità, per cui questa recensione non andrà a criticare in alcun modo il cibo). Mentre attendiamo l'arrivo dei primi, più rilassati, notiamo i particolari di quegli arredi: Il locale è interamente decorato con cimeli e oggetti legati a un preciso periodo storico del Novecento italiano. L’arredamento include fotografie d’epoca, busti, simboli e frasi che rimandano esplicitamente a ideologie e figure del Ventennio fascista, ddirittura un manganello dell'epoca utilizzato per reprimere il dissenso, targhe commemorative, aquile, ecc. La reazione mia e dei miei due colleghi è puro disagio. a cui si aggiunge l'imbarazzo quando il cameriere ci chiede che vino desideriamo, ancora increduli rispondiamo semplicemente "rosso, grazie" e lui esordisce con "al massimo vino NERO, rosso mai" (ci abbiamo impiegato almeno una ventina di secondi per renderci conto del significato dell'esclamazione"). Ed infatti ecco che ci arriva una bottiglia di "vino nero" con la "SVA" testa sull'etichetta (le linee guida a quanto pare non mi consentono di nominarlo direttamente). La voglia di andare via è tanta, ma i nostri ordini sono già abbondantemente in preparazione in cucina e ci sembra veramente scortese alzarci dal tavolo. Decidiamo di restare, contro tutti i nostri principi e valori. Nel frattempo torna la proprietaria per spiegarci che è tutto fatto in casa, pasta compresa, e chiede ad uno dei miei colleghi se sia sposato. Risponde di no e la signora "beh tanto ormai le donne non cucinano nemmeno più, che ti sposi a fare?". Cala il gelo, a voi i commenti. Il disagio, quindi, non si limita solo agli arredi: ci sono esternazioni e battute che suggeriscono un’aderenza a visioni culturali e sociali piuttosto cupe e per niente inclusive. Anche alcuni clienti abituali sembrano molto in sintonia con il contesto ideologico proposto dal locale (saluti romani e baci su targhe commemorative poste all'ingresso del ristorante), accentuando la sensazione di trovarci in un ambiente che celebra apertamente un’epoca storica divisiva e violenta. Infine, alcune dichiarazioni della proprietaria riportate da RomaToday (screenshot in allegato), riguardo l’accoglienza verso le persone LGBTQ+, non fanno che confermare l’identità culturale precisa e profondamente nostalgica di questo posto. Peccato che non si siano minimamente accorti del braccialetto LGBTQ+ che porto vistosamente al polso e la foto sullo schermo del mio cellulare (poggiato sempre sul tavolo) insieme al mio ragazzo scattata al Pride di Roma. Quindi mi dispiace tanto per la proprietaria, ma ha avuto un malcapitato cliente apertamente e orgogliosamente bisessuale. SCANDALO! Riguardo al commento sul razzismo, è un concetto che condivido pienamente. Tuttavia, risulta difficile conciliarlo con l’ideologia di "purezza della razza italica" promossa dal regime a cui il locale sembra ispirarsi. Una riflessione più approfondita e coerente sulla storia sarebbe sicuramente utile a chi oggi ne esalta certi aspetti. In sintesi: il cibo è buono, ma l’atmosfera, i messaggi veicolati dagli arredi e dai comportamenti, e il contesto ideologico rendono questa esperienza tutt’altro che neutra o piacevole. È un luogo molto connotato, e penso sia giusto che i potenziali clienti lo sappiano in anticipo.
27/06/2025: Ordinato fettuccine all’astice, hanno portato fettuccine al pomodoro con due teste di astice, che si vedeva che erano vecchie e magari usate sicuramente in altri piatti per guarnire e far credere che era fettuccine all’astice. Mi dispiace tanto perché vengo in questo locale da quarant’anni ma un’esperienza così non mi era mai capitata.

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