Degustare i croissant e la pasticceria da Zanzibar è un'esperienza paradisiaca per il palato, fusione pura di sapori , piccole opere d'arte. Consigliatissimo
Varrebbe la pena di visitare Ruvo di Puglia anche solo per il bar pasticceria Zanzibar. Ci accoglie il sorriso di Licia, qualcosa di raro oggi negli esercenti, qualcosa che già mette di buon umore a inizio giornata. Poi lo fanno anche i dolci, tutti preparati nel grande laboratorio sul retro del locale dal pasticcere, Francesco. Alcuni sono con le marmellate fatte con la frutta della terra dei genitori di Licia e di Francesco. Potrei citarli tutti, perché sono tutti da “orgasmo papillare”. E che dire dei cornetti: non ne ho mai mangiato uno con i fichi e la crema. Ovviamente fichi di papà Mimmo. E poi ci sono i gelati. Oggi va di moda scrivere “artigianale” anche quando non lo è, ma questo è uno dei pochi che lo è per davvero. Pochi gusti, quattro o cinque, ma fatti interamente dal pasticcere. Uno per tutti: il gelato alla crema fatto secondo un’antica ricetta. Ci si sente il latte il tuorlo d’uovo, la vaniglia il bourboun del Madagascar, la cannella, le scorze di limone e di arancia: un altro intenso “orgasmo papillare”.