Ristorante oltremodo sorprendente, o per meglio dire inaspettato, quasi nascosto in un silenzioso vicolo e piacevolmente defilato rispetto alle zone più frequentate del centro storico ed alle piazze dei "ritrovi" serali.
Ampio l'interno, un unico vecchio salone a capanna con imponenti travi a vista, dall'arredamento forse confuso, bizzarro ed arraffazzolato, ma cio' nonostante affascinante ed in qualche modo diverso dai soliti clichè.
In bella vista, nel mezzo della sala, un tavolone con in bella vista un campionario sterminato di distillati, grappe e liquori.
Pochi i piatti proposti, ma menù a mio parere ordinato ed interessante.
Per antipasto uovo cremoso al tartufo con crostini di pane abbrustolito: profumatissimo ed equilibrato nella sua sapidità l'olio utilizzato a crudo, per un piatto molto appetitoso, con ottima materia prima.
Otimi anche i cappellacci ai funghi porcini, burro, salvia e guanciale croccante, forse poco morbidi nella mantecatura e con i singoli ingredienti non così protagonisti, ma comunqhe estremamente gustosi.
Degna chiusura con un delizioso grappino di Vernaccia di Pergola.
Assolutamente all'altezza del pasto poi lo sfuso rosso della casa, un lacrima di Morro d'alba di tutto rispetto.
Superfrofessionale anche il patron e responsabile ai tavoli: apparentemente distaccato ad inizio serata, si è via via rivelato, oltre che molto preparato, anche affabile, gentile e disponibile ad una bella chiacchierata.
Finisco con una segnalazione, a mio parere dovuta e giustificata: preoccupa e dispiace vedere un locale del genere semivuoto in un sabato sera. Spero sia stato solamente un caso.
Ciauscolo2014
.
07 Novembre 2024
8,0