La cucina è buona e la pasta, per esempio, è fatta in casa. Abbiamo provato le sarde ripiene alla ligure (buone ma un tocco di sale in più non guastava), la battuta di carne cruda come antipasti, poi dei gnocchi di patate fatti in casa con sugo di cozze e scampi (dove avrei messo uno spolvero di pepe o di peperoncino), un tentacolo di polipo con crema di patate e una tagliata. Costo a mio avviso un po' eccessivo per essere un'osteria di paese: in tre abbiamo speso 114 euro mangiando un antipasto e un'altra portata a testa e non bevendo vino. Servizio cortese, tempi di attesa delle portate un po' troppo lunghi (e non mi si può rispondere: "Chi ha fretta, mangi un panino")...
Facile da trovare a due passi dal Santuario. Personale gentile. Spicca l'esposizione dei vini. Cucina casalinga e pasta fatta a mano. Consumato 4 antipasti: 2 battuta di carne (buona e tagliata a grana grossa) e 2 vitello tonnato. 4 Primi: 3 tajarin al ragù (ottimi) e 1 plin ricotta e spinaci. Bere: 1 acqua nature e 1 frizzante, 1 bottiglia di dolcetto (buono vale i 16€). Non si serve vino sfuso se non in calice, delusione... . Caro per un osteria di paese: 138€.