Aperto nel maggio del 2006 in un edificio eretto nel 1855 fu sede municipale fino al 1929 e scuola elementare dal 1922 al 1979. A piano terra la cucina e la cassa, al primo piano la sala, a forma di elle, dispone di 15 coperti, altrettanti nei tavoli allestiti nella piazzetta durante la bella stagione; siamo a 625 m s.l.m., immaginiamo piacevoli fresche serate. Chef Pappacena Luigia; in sala il marito Walter Olmeda che si occupa anche delle cotture lente della carne, descrizioni e spiegazioni delle preparazioni di quanto servito, fanno servizio "Buta Stupa". Il pranzo:
Vino:
- Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese DOC "Negar" az. Monterucco.
Panfocaccia maison.
Antipastino:
- polpettone con macinato di scottona e salsa alla cacciatora.
Primi:
- gnocchi di susine.
- zuppa di castagne, cardoncelli e scalogno.
Secondi:
- ossobuco di vitello con funghi porcini e purè di patate.
- stracotto e purè di patate.
Predessert:
- cioccolato bianco, latte, noce moscata, curcuma, alcol e zucchero.
Dessert:
- crostata di Giuseppe Verdi.
- lemon curd (pasta frolla, crema con limoni di Sorrento, meringa italiana fiammeggiata prima di servire).
Caffè 100% arabica fatto con la moka.
La carta dei vini presenta 22 etichette quasi tutti anche al calice, inoltre due birre. Non è previsto il menù degustazione; à la carte un antipastino sempre offerto, 5 primi a 14€; 6 secondi a 16€; 3 dessert a 6€. Al momento della prenotazione viene chiesto se ci sono eventuali intolleranze. Conto non dettagliato, pagamento elettronico. Cucina casalinga italiana ma con una proposta intrigante; abbiamo apprezzato la convivialità per un pranzo gustato serenamente. D'interesse, nei dintorni, la Big Bench n. 259 e il "Sentiero delle Fontane", a pochi chilometri l'Eremo di Sant'Alberto di Butrio. A fine pranzo i nostri complimenti.
Cenato divinamente. Materie prime di ottima qualità, cucina fantasiosa, ricercata e particolare. Ottimi i ravioli al sugo di manzo, di sicuro non i soliti che si degustano al ristorante. Degni di nota i tortelli ai fichi e caprino, superbi!
La location interna è un po' impersonale, povera, non ha nessun guizzo. Peccato.