Una buona esperienza – ma con un paio di note stonate – quella avuta con mia moglie presso la "Osteria dell’Arancio" qualche settimana fa: il locale, nel cuore del borgo storico di Grottammare Alta, è una bomboniera caratterizzata da piccole ed intime salette dove la luce soffusa e antiche arcate in pietra donano un’atmosfera unica.
Venendo alla cucina, valida l’apertura con uno sformatino di patate rosse di Colfiorito, prosciutto arrosto, provola e crema di pecorino (14,00 EUR), seguita da dei buoni fusilloni alla carbonara di mare (18,00 EUR) e dei maccheroncini al ragù di pesce (18,00 EUR) che non si segnalano né per sapore, né per originalità.
Immancabile il dessert a fine pasto – ottimo il millefoglie con crema Chantilly e frutti di bosco (8,00 EUR), anonimo il cremoso alla vaniglia, pere allo zafferano e terra di cacao (8,00 EUR) – e degno di nota il Cerasuolo Masciarelli Villa Gemma (28,00 EUR) che ha accompagnato il nostro pasto; conto di 88,00 EUR, comprensivo di due caffè e un litro di acqua minerale.
Le note stonate? I prezzi e il servizio.
Parlando dei prezzi, per qualche misterioso motivo i prezzi riportati sul menù sono superiori a quelli effettivamente applicati al momento del conto (vedi foto): è previsto di default uno sconto alla cassa sui prezzi esposti? Si tratta di una qualche promozione nella bassa stagione?
Non è dato sapere, ma presi per validi quelli riportati sul menù, i prezzi sono – secondo me – da ristorante di fascia alta, non da osteria.
L’unico prezzo giusto (e la cosa fa pensare) è quello del vino, che ha il corretto ricarico dell’esercente sul prezzo al dettaglio praticato dalla casa vinicola.
La seconda nota stonata è il servizio, dalle note sul menù – fatte a voce – che invece di chiarire creano confusione e generano dubbi su cosa realmente si è ordinato, al trovarsi abbandonati a sé stessi una volta che i piatti vuoti sono stati ritirati...nessuno che passi e ti chieda se tu voglia ordinare una seconda portata, un dessert o il caffè...e quando, dopo lunghissima attesa, il cameriere ci degna di un suo benevolo sguardo, il vedersi chiedere che dessert vogliamo ordinare senza avere un menù a disposizione su cui scegliere, è segno di disattenzione.
AndreaMNZ
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22 Aprile 2025
6,0
Era da un po che dovevo venire a degustare prelibatezze in questo ristorante molto ambito… e in effetti già da fuori poi entrando si nota subito “molto stile”! L’ambiente è molto bello e caloroso nell’arredo e da parte dei gestori tutti molto giovani e dinamici. Menu molto particolare e pieno di frizzantezza, vini di fascia medio alta, dolci buonissimi. Ci torneremo sicuramente, consigliatissimo!!!
LICCAMAFARU
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15 Febbraio 2025
8,0