Non ci si arriva per caso, è un mulino isolato in una radura in mezzo al bosco: la casa di cappuccetto rosso. Gli unici rumori che si sentono sono il torrente e gli alberi mossi dal vento. In 4 amici siamo andati la prima domenica di sole a maggio 2024 e abbiamo potuto magiare fuori. Eravamo soli, oltre a Elena tuttofare: proprietaria, chef, cameriera. Quando ci ha detto che la maggior parte degli ingredienti li coltivava direttamente lei nell'orto, senza chiedere la carta abbiamo optato per il menù a sorpresa. Come antipasto ci ha portato un'ottima stracciatella fatta con le uova delle sue galline, che potete vedere razzolare nel prato dietro il mulino, e con le erbette e fiori di zucca. Sembra una cosa banale, in fin dei conti si tratta uova strapazzate con alcuni odori, ma vi assicuro che il risultato è eccezionale.
Anche di seguito piatti semplici, ma con un gran sapore, senza ricorrere al sale ma alle erbette. Ottima la tenerina con il gelato, ed infine liquori nocino e prugnolo sempre fatti da Elena.
Probabilmente se avete fretta non è il posto per voi (come detto quando ci siamo stati noi c'era solo Elena, nei momenti di maggior affluenza l'aiuta il figlio) , ma se volete godervi un buon pasto in relax allora non sbagliate. Anche il prezzo non è elevato per la qualità e la cura del cibo proposto.
In un luogo appartato dell'Appennino bolognese, il Molino di Giovannino è un agriturismo molto gradevole a fianco di un torrente. Siamo stati con amici che già conoscevano il posto per un pranzo all'inizio della primavera. Ottima la cucina, gli ingredienti e la passione con cui tutto viene curato e preparato. Non per niente, nel 2019, il Molino ha ricevuto una Menzione Speciale in occasione della manifestazione del Tortellino d’oro.