Iniziamo dal luogo, una bella cascina immersa nel verde di campi coltivati.
Ampio piazzale per il parcheggio.
Anche se la giornata era calda, verso le venti si è alzata una leggera brezza che ha reso gradevole mangiare all'aperto.
Gradevole anche il momento dell'accensione delle luci esterne, che danno un bel tocco di tempi andati tipo cena sull'aia e romanticismo.
Veniamo al menù. Scartata la pizza, che sembra andare per la maggiore, abbiamo optato per una terrina di gamberi (ottimi gamberi e terrina ben fatta), e un piatto di spaghetti alle vongole (pastas al dente e ben condita).
Ovviamente in carta era presente la solita scelta "piacentina", ma da ex milanesi di quella cucina, dopo più di quindici anni, siamo un po' stufi.
Buoni i dessert.
Servizio al tavolo non proprio professionale, ma non si può pretenderlo da giovanissime ragazze.
Apprezzata invece la proprietaria, attenta e con belle attenzioni verso la clientela (vedi la ciotola d'acqua e qualche crocchetta per un cane di clienti).
Prezzo nella norma.