Ma da dove salta fuori questo gioellino? In mezzo a un nugolo di locali buoni ma "normali" nei paraggi di Brera, brilla questo esempio di coraggio negli abbinamenti e tecnica ai limiti dell'ineccepibile che non ti aspetti in una zona così definita dall'usato sicuro. Visione chiara: plant-based più pesce. Sostenibile, pochi sprechi di prodotto e senza materie ricche.
Abbiamo provato il menù degustazione da 75 euro e il rapporto qualità/prezzo è quasi sconcertante da tanto che è buono (7 portate, più degustazione olio e piccola pasticceria finale, quest'ultima deliziosa). Tutti i piatti hanno un equilibrio commovente anche quando il gioco si fa duro (basta il polpo con chutney di fragole a dare l'idea?) e tecnicamente sono emozionanti: cotture a cui non puoi dire nulla (l'uovo è da mettere in una teca) e piccoli tocchi divertenti come il "pop corn" di parmigiano o l'anguria con l'acciuga (prima la assaggi, poi mi dici che non funziona, se hai il coraggio).
Sono quasi tutti a un paio di piccole regolazioni di distanza dal valere 35-45 euro L'UNO in uno stellato, ma la sensazione, confermata dallo chef, è che la ricerca non sia quella ma sia quella di proporre qualcosa di nuovo con grande integrità. Era la prima sera del nuovo menù e a parte alcune porzioni un po' abbondanti forse da ripensare (ma voglio dire, chi si lamenta?) sembrava tutto provato e riprovato per mesi. Senti a ogni boccone che la brigata rema nella stessa direzione senza sbavature.
Non spoilero troppo, voglio solo essere chiaro: qui sul cibo si va sul sicuro a prescindere dai propri standard. Se vi piace la cucina moderna, ma senza voli pindarici autoreferenziali e fini a loro stessi, avete il dovere di farci un salto.
Spendo due parole sul servizio: in una zona in cui spesso è veloce e tarato sui grandi numeri, qui ti senti a casa. Giusto livello di spiegazione, tutti empatici, piacevolissime chiacchierate con tutto il personale che pur con il locale quasi pieno riesce a dedicarti tempo senza rallentare il servizio. Locale elegante, bellissimo dehors, trattamento da fine dining.
Con mia moglie abbiamo avuto il piacere di chiacchierare mezz'ora con lo chef Sebastiani che ci ha raccontato la sua vision ed è davvero stata la ciliegina sulla torta. Intelligente, serio, con idee chiare su cosa fare e come farlo. La sensazione che ci ha accompagnati all'uscita dal locale è di aver fatto una cena per la quale in capo a un anno, non appena le guide si accorgeranno di questo locale, servirà prenotare con largo anticipo. Bravissimi!
Andrea O
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05 Giugno 2024
10,0