Il locale è storico e molto carino, con tavoli sia interni che esterni, posti sulle terrazze di pertinenza. La portata che ci ha piacevolmente stupito è lo stinco di maiale: morbido e ben cotto dentro, rosolato all' esterno. Buone anche le fettuccine ai porcini e il tiramisù. Personale giovane cordiale, e sempre sorridente.
Il locale è incantevole, sia nella parte interna che sul terrazzo. Siamo venuti su suggerimento di "autoctoni" per provare lo stinco, che oggettivamente, sebbene fosse decotennato, era tutt'altro che secco ed estremamente morbido. Nel complesso tutto bene, se non fosse che ordini principali, gli ordini per il vino ed il conto, possono essere fatti esclusivamente da una unica persona, con conseguenti allungamenti dei tempi e perdita dell'attimo (una volta che abbiamo finito di mangiare, non abbiamo ordinato la seconda bottiglia di vino, chiaramente). Un po' fastidioso l'atteggiamento del "Deus ex machina", che vedendo una tavolata poco affiatata, ci ha "infilato" nella verifica delle ordinazioni un antipasto per 4 quando gli era stato chiesto da 2 e alla domanda:- "che amari avete?" Ci ha risposto:- "lo preferisce erbaceo o profumato?", per darti il loro amaro o un liquore alla genziana.