Aniko In Senigallia

Cena in questo bistrot con tavolini in piazza, molto curati ma comunque con biciclette e passeggini che ti sfiorano frequentemente; abbiamo cenato con 4 dei piatti (porzioni) che molto professionalmente ci sono stati proposti in una sequenza dal più delicato al più saporito. Siamo partiti da una squisita ricciola fritta, bello anche l’impiattamento, per passare all’happy toast, non male ma forse la provola sovrasta troppo il salmone che quasi non si sente. È stato quindi il turno del panino con tataki di tonno, non male , e per finire l’hot dog di gambero, a mio avviso il meno riuscito sia come sapori ma soprattutto per il pane che è proporzionalmente squilibrato nella quantità e difficile da gestire visto che la parte superiore è completamente sovrastata di salsa e quindi non si riesce a prenderlo in mano come un vero hot dog. Per finire una tarte tatin di mela con spuma allo zabaione, non male, ma la spuma sapeva molto poco di zabaione. Ottima la scelta dei vini anche al calice. Una grande valore aggiunto del locale è sicuramente la ragazza che prende gli ordini che risulta molto affabile e preparatissima sul menù e sui vini, nonostante la giovane età fa molto bene il suo mestiere. Rapporto qualità prezzo scarso.

Dopo aver provato la Madonnina del Pescatore e il Clandestino abbiamo deciso di prenotare nel terzo e ultimo locale del maestro Cedroni. Aspettative pienamente soddisfatte. Locale in centro a Senigallia, informale e con uno staff giovane e preparato. Io ho provato lo stoccafisso all' anconetana e gli uramaki ( i più buoni mai mangiati in Italia). La mia compagna celiaca ha provato la polenta con gamberi e vongole (buonissima) e il baccalà mantecato. Abbiamo passato una bellissima serata in una Senigallia che mi piace sempre di più.