L’impressione dall’esterno non lascia assolutamente presagire che, una volta suonato alla porta d’ingresso, si possa entrare in un ambiente raffinato e molto gradevole, un’unica grande sala arredata in modo apparentemente semplice ma in realtà ricercato e particolare, con bei tavoli in legno diversi l’uno dall’altro, complementi d’arredo originali, scaffali-libreria che creano spesso simpatiche zone di separazione tra i commensali. Il tutto suscita la piacevolissima impressione di una grande privacy e tranquillità ma anche un po’ quella di essere a cena in casa di amici. Prima dell’inizio del pasto vengono serviti ottimi e raffinati amuse bouche, a seguire il menu presentato pur non essendo ampio si presenta territoriale e creativo al tempo stesso con una buonissima qualità degli ingredienti… insomma….nessun volo pindarico ma assolutamente nulla di ovvio! La cantina è ben fornita di etichette non scontate e gli impiattamenti sono molto curati.
Nel complesso serata proprio piacevole, Chef simpaticamente presente a fine cena per ascoltare i commenti degli ospiti e prezzo finale equilibrato in relazione alla qualità del pasto.
Esperienza sicuramente da ripetere.
Ristorante in una location non certo invitante.
Ma basta entrare per trovare un ambiente estremamente curato ed elegante.
Accoglienza professionale eppur cordiale.
Menu ristretto ma ben composto che prevede sia carne che pesce.
Vengono offerti una serie di raffinati amuse bouche che da soli valgono un antipasto.
Antipasto di crudo di ricciola, poi un risotto da manuale, carciofo interpretato in maniera eccellente. Ampia e valida cantina.
Tutto veramente ottimo ed inaspettato nella triste Samarate (unico appunto: la "piccola pasticceria" mi ha lasciato insoddisfatto se confrontata con l'eccellente pranzo).
Un ambiente, un servizio, una cucina e una cantina che esploderebbero in una location più attraente.
Comunque: congratulazioni allo chef e al servizio.
In due abbiamo speso con soddisfazione 139 Euro