Doverosa premessa: ieri abbiamo riguardato al puntata di Borghese ove vi era tra i protagonisti questo locale. Abbiamo anche esplorato il sito web, per i vini soprattutto.
Seconda premessa: se cercate la, seppur buona, insalata russa o il, seppur buono, vitello tonnato oppure i, seppur buoni, agnolotti quadrati al sugo di arrosto, sappiate che non li trovate (o quanto mento li trovate di rado). Qui si mangia veramente secondo la stagione, con frutta e verdura di propria produzione, marmellate e composte fatte in casa ecc. I piatti classici della cucina piemontese si trovano ovunque, a volte anche nel negozio sotto casa, quindi perché proporli in una location tra le colline di Mombaruzzo che godono di una vista magnifica?
Questo per spiegare un po' (indegnamente) la filosofia con cui sono stati realizzati i piatti che abbiamo mangiato.
Antipasto: su suggerimento del simpatico proprietario abbiamo fruito di un post secondo (prosciutto crudo del Piemonte) come antipasto da dividere, in un presentazione "vulcanica". Le fette sottilissime, come piace a me, di un sapore paragonabile, se non superiore, al miglior Parma (ovviamente mangiato sul posto).
La millefoglie con crema di ricotta di capra era sublime, condita con un miele di una dolcezza (e non melenso) stupefacente.
Primo: ci siamo lanciati tutti sulle tagliatelle con il ragù bianco: magnifiche! Non avreste mai detto che il ragù era di selvaggina (cacciata e non allevata). La pasta era di farine miste, tra cui una parte integrale, ed avevano la caratteristica, che a mio giudizio è un valore aggiunto, di non essere state eccessivamente scolate: in poche parole si sentiva ancora un poco il sapore dell'acqua di cottura che le manteneva leggermente umide e permetteva al ragù di legarsi alla tagliatella e accompagnarla nel boccone.
Non abbiamo ordinato il secondo perché eravamo pieni, ma un posticino per il dolce vi è stato in ogni caso: tiramisù ad interpretazione personale (da provare senza paura, gli elementi ci sono tutti ma utilizzati diversamente), cheesecake con una composta di frutta che abbiamo giudicato di albicocche, mentre era di prugne gialle.
Vino: avendo esplorato il sito siamo andati decisi sul vino di tre uve: barbera, pinot nero e freisa. Una splendida bottiglia che abbiamo bevuto con molto piacere e molto gusto e che abbiamo poi acquistato, con altre, molto volentieri.
Conto che non spaventa, cordialità e simpatia garantite.
Pollice verso alla coppia che è entrata, ha guardato, ha visto che non c'era il vitello tonnato e l'insalata russa e se n'è andata quasi senza salutare: l'ho trovato un atto di grande scortesia.
Ringraziamo Gregorio per la cortesia, l'ospitalità e gli rinnoviamo i complimenti fatti a voce.
Paolo M
.
03 Febbraio 2024
10,0