28/08/2024: "ohiamá" non è un semplice ristorante, ohimá è una filosofia ben precisa, è una storia che Giulia racconta sospinta dall' entusiasmo e dall' amore, lo stesso che nutre per il marito Chef, la maiuscola è d'obbligo in questi casi, Luigi. Forse la chiave di tutto sta proprio in una scelta a mio avviso inconscia ma che tutto racconta di questo splendido ristorante. Parto con il dire che ohimá precedente non era un ristorante ma era un atelier della madre dello chef che aveva al piano interrato il laboratorio dove cuciva, al pian terreno l' esposizione e la vendita ed aveva adibito il piano superiore a piccola abitazione poiché, trascorrendo gran parte del tempo in negozio, poteva cosi avere i figli sempre sotto controllo. E quale è il fulcro di una casa mediterranea se non la cucina? Così Luigi ha scelto di adibire il piano alto del ristorante a cucina, una cucina straordinaria, tutta in vetrata, dove con grazia e coordinazione si muove tutta la brigata. Meravigliosa dunque la vista dei commensali che siedono ai tavoli del piano superiore che possono così ammirare la maestria di Luigi. Al pian terreno il locale prosegue nel suo inconfondibile stile moderno ma senza risultare asettico, al contrario estremamente caldo ed elegante. Notevole anche il terrazzo esterno che affaccia sulla piazza dei Mulini. Giungendo alla cucina che dire ... Estasi... Scegliamo il menù degustazione, chiedendo se possibile stare su una linea di pesce e da lì inizia l' incanto. 5 portate più uno stuzzichino iniziale ed un sorbetto aventi come tratto comune la delicatezza. Una delicatezza di chi sa togliere il superfluo, lavorare sull'essenziale senza mai e poi mai rinunciare al gusto. La vera magia di Luigi è proprio questa, sa fare della delicatezza un tratto in grado di rimanere nella memoria, così a Bergamo sogneremo il fiore di zucca ripieno e la millefoglie di zucchine, il tonno marinato nell' anguria, scottato ed il gazpacho di pomodori, la pasta e patate con il ragù superbo di totani locali, come la ricciola in panko, il sorbetto ed il dolce di chiusura. Degna di un così straordinario chef è Giulia, la moglie, che sa essere accogliente, garbata e fine oltre che professionale. Questi ragazzi sono già stellati a mio avviso ma consiglio vivamente alla guida Michelin di andare e toccare con mano, ma ancor più con palato.
06/08/2024: The food and drinks were really enjoyable. I think our table outside was just generally forgotten as we saw other couples come and go while we were waiting for our food. The service was inattentive and our meal went far longer than we would’ve liked.