Circa un anno fa, in una fresca serata estiva, nella celebre ricorrenza annuale in onore del buon imperatore Augusto, insieme ai miei illustri colleghi di bivaccherie, decisi di recarmi al rinomato ristorante Fontanelle, un luogo che sembra sospeso nel tempo, ove l'antico splendore si fonde armoniosamente con la maestosa bellezza delle colline circostanti. Giunti in loco, mi ritrovai ad osservar l'incanto del panorama collinare, che al tramonto assume tinte di porpora e oro, quasi fosse un quadro vivente.
Allorché entrammo, fummo accolti con somma grazia dai padroni di casa, la cui ospitalità era tale da farci sentir come vecchi compari, nonostante fosse la nostra prima visita. L'accoglienza, degna di una corte rinascimentale, era arricchita da parole gentili e gesti premurosi, creando un'atmosfera di calore e familiarità.
Seduti al nostro tavolo, fummo subito serviti con pietanze d'ineffabile squisitezza. I sapori, tanto ricercati quanto delicati, narravano storie di terre lontane e antiche tradizioni culinarie. Ogni boccone era un tripudio di sensazioni, una sinfonia per il palato che rivelava l'arte e la maestria dei cuochi. Sarebbe stato un delitto non gustare ogni portata con la dovuta lentezza, assaporando ogni sfumatura di gusto.
Il banchetto fu coronato da un nettare d'ambrosia, vino dei vigneti locali, che scorreva copioso e brillante nei calici, elevando ancor più l'esperienza sensoriale. Mi sentii trasportato in un'epoca di maggiore bellezza e raffinatezza.
A maggior delizia di tal serata, sarebbe d'uopo menzionare che il prezzo, assai conveniente e giusto, rivelò un ulteriore pregio del ristorante Fontanelle. Non solo le vivande erano squisite, ma anche il conto finale si mostrò ben più lieve del previsto, quasi fosse un omaggio alla bontà della cucina e alla generosità dei padroni.
Sul finire del convivio, il gentile oste, che mi rimembrava, e nell'aspetto e nei modi, un mio vecchio amico di un tempo passato, volle ulteriormente allietar i nostri animi con un gesto di rara cortesia: offrì un limoncello, di produzione propria, il cui aroma fresco e dolce ricordava i frutti maturati al sole della costa. Il liquore, servito con eleganza, completò la serata in maniera perfetta, lasciando nei nostri cuori un ricordo indelebile.
Il ristorante Fontanelle si rivelò essere non solo un luogo ove il corpo può essere nutrito con cibi prelibati, ma anche uno spazio in cui l'anima trova ristoro e ispirazione. Così lasciammo Fontanelle con cuori leggeri e spiriti rinvigoriti, pronunciando un giuramento: da quella sera e per ogni ferragosto a venire, sarebbe stata tradizione recarsi a Fontanelle. Manca ormai poco a tal ricorrenza, e con questo messaggio annuncio ufficialmente la presenza del Conte e dei suoi scherani per la sera del 15 Agosto. In questi tempi bui, il faro di Fontanelle rischiara la notte, l'ultima cena prima dell'Ordalia, prima che Lagan piombi su di noi come una scure sull' incappucciato.
Edmond Dantes
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24 Luglio 2024
10,0
Abbiamo cenato in questa bellissima location ,struttura nuova Ben tenuta immersa in una splendida campagna. Abbiamo ordinato
tagliere di salumi e crostini ottimo ,pappardelle all ragù di cinghiale ottimo. , spiedino di carne ,sorbetto tutto molto Buono ,cameriera simpatica e disponibile. Consigliato
chiara99
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22 Luglio 2024
8,0