L'idea di base non è malvagia, ossia quella di proporre l'esperienza del rifugio di montagna gourmet (che puoi trovare ad es. in Alto Adige) , ad un'ora da Roma (Campaegli), quindi va apprezzato quantomeno il tentativo, anche se non riuscito propriamente al 100%.
Siamo in 4, l'ambiente è curato, bello il camino, belli i tavoli e l'atmosfera montana.
Ci viene portato un menù che subito dopo ci viene ritirato e sostituito con uno stampato con dei caratteri minuscoli.
Prezzi a mio avviso alti, antipasti tutti a 15 euro, primi a 15/16 euro, secondi, tranne l'uovo da 22 euro in su.
Prendiamo 4 antipasti diversi, alcuni ottimi (tartare di chianina e carpaccio di angus), altri sicuramente molto meno riusciti, come la mozzarella affumicata ripiena di prosciutto, non era altro che un crostino con la mozzarella (molto piccola) e un pezzo di prosciutto sopra, e il tartare di trota, erano 4 spiedini con poca trota e tanti pomodorini e altri ortaggi. Per 15 euro direi che, soprattutto per questi ultimi 2, il piatto poteva essere di miglior fattura.
Per primo volevamo prendere dei ravioli, come riportati sia nel primo che nel 2 menu proposto, ma ci è stato detto dopo la nostra ordinazione, che i ravioli non c'erano (Abbastanza assurdo vista l'esiguità dei primi proposti a menu, ed il fatto che eravamo i primi clienti del ristorante).
Abbiamo dovuto ripiegare sulle pappardelle al cinghiale (ottime) e su delle pappardelle con semplice sugo (prezzate alla non modica cifra di 14 euro).
Oltre a questi 2 tipi di primi abbiamo preso delle fettuccine ai funghi di Cervara e porcini, che non erano molto saporiti.
Non c'è una lista dei vini, ma vengono messi su uno scaffale come in enoteca.
Purtroppo questo vale per i vini rossi e non per gli altri vini, che sono messi sullo scaffale ma non prezzati e addirittura non tenuti in frigorifero, ma raffreddati al momento nella glacette .
Altra nota di demerito è relativa al pane. che era stranamente bagnato, la proprietaria ci ha detto che era normale, visto che era così per via della freschezza.
A fine pasto genziana e biscottini offerti.
In sintesi, per 4 abbiamo speso 186 euro per 1 antipasto e un primo a testa, che ci può anche stare se la qualità delle proposte fosse uguale per tutte le pietanze ed anche i dettagli come quelli del vino, del pane e del locale (rumorosissimo per via di una festa privata) fossero all'altezza del prezzo.
robfiorelli
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19 Maggio 2024
6,0