Osteria Baccicin Du Caru In Genova

Si, grazie a Gianni e a tutto lo staff, perché siete sempre gentili e accoglienti, perché da voi si mangia in maniera sublime -ogni cosa è ottima, posso solo fare degli esempi perché quasi non ho preferenze, mi piace tutto- il pesto, la pasta fatta in casa, la lingua in salsa verde, la trippa, i dolci che sono super. Ho provato tutto ormai, non c'è alcun rischio di sbagliare. E se si ama il buon vino l'enoteca accanto, che Gianni cura con passione, è davvero un gioiello dove si ha la possibilità di acquistare bottiglie davvero pregevoli: noi questa volta abbiamo optato per un Barbera barricato in botte di legno: super! La nostra amica, per lei era la prima volta da Baccicin, è rimasta entusiasta. Torneremo, torneremo e torneremo

Oggi siamo stati a pranzo presso questo osteria situata a Mele lungo la strada del Passo del Turchino, che recentemente ha ricevuto il premio di "Corona Rossa Unica" come miglior osteria d'Italia 2024. Locale non molto grande (una quarantina di coperti circa). propone una cucina ligure tradizionale ma di grande livello, genuina, con un'attenta ricerca delle materie prime. Servizio molto cortese, con il proprietario sig. Gianni sempre pronto a offrire consigli e spiegare la provenienza delle materie prime stesse, alcune delle quali davvero da intenditori. L'antipasto della casa si compone di quattro piatti, (il menù odierno prevedeva Galantina di Vitella, un flan di Micci, chiamato anche cavolo navone, con la crema di castelmagno, cavolo cappuccio con la bagna cauda e le acciughe del Mar Cantabrico e il cotechino con i fagioli bianchi di Spagna) tutti molto buoni; come primi abbiamo preso due taglierini di boragini al sugo di funghi e un taglierini di boragini al pesto: menzione particolare per questo pesto fatto al mortaio, davvero il più buono che abbia mai mangiato in vita mia! Abbiamo proseguito con due porzioni di gnocchi sempre al pesto e un brasato di fassone piemontese al nebbiolo con polenta, anch'esso assai valido. Deliziosi anche i dolci una torta sabbiosa con la crema di mascarpone (avrei fatto volentieri il bis se ce l'avessi fatta...), un duetto di semifreddi al torrone e all'amaretto, e il pandolce genovese con il moscato. Un'acqua e tre caffè concludono un pranzo che ricorderemo a lungo, per un conto finale (compreso un piccolo ma gradito sconto) di 145 Euro in tre, da ritenersi assolutamente onesto per la bontà dei piatti assaporati e per la cortesia e la gentilezza del titolare e della cameriera che ci ha serviti. Non vediamo l'ora di ritornare. Locale consigliatissimo, si consiglia di prenotare con un anticipo di alcune settimane, personalmente ho prenotato circa un mese e mezzo fa ed era l'ultimo tavolo disponibile...