Ci siamo tornati, dopo un mesetto, alla ns successiva vista a Campobasso, Maria Assunta si conferma Regina assoluta della tradizione molisana, gentile elegante ed eclettica, riesce sempre a farti sentire a casa e ti ospita come se fossimo amici da sempre
Ti apre le porte della sua cucina, ti offre il meglio delle rivisitate tradizioni in base alla stagionalità e con lei non hai mai paura di trovare qualcosa fuori tono
Affidandoci al suo percorso gastronomico d’autore, cominciamo con amuse bouche che ti lascia senza parole, il promo a base di ceci elegante e sobrio, esplosione in bocca con la polpettina fritta e giù di Tintilia, Macchia Rossa di Claudio Cipressi per non sbagliare mai l’abbinamento con il food ed il beverage di una regione che esiste, altroché, se esiste!!
Poi al solito, come ns consuetudine l’assaggio di almeno 3 grandi specialità da condividere tra ottimi amici
X cui, mazzancolle scottate arancia e carciofi, il mare che facendo il salto all’indietro del gambero, balza in bocca dandoti la sensazione di non aver mai mangiato pesce prima di allora, che fantastico antipasto, molto molto vicino all’insalatina di mazzancolle scottate, misticanza e porcini del Maestro Gualtiero Marchesi che mi sono pregiato di conoscere personalmente a Roma quando la ristorazione di alta classe era solo appannaggio dei 5 stars hotel del centro di Roma
A seguire pallotte cacio e ova, che si confermano, a mio e a ns modesto avviso le migliori mai assaggiate in Molise ed in Abruzzo, soffici e deliziose, con una piccola julienne di peperoncini dolci fritti e chips di salsiccia con un sughetto da far invidia a quello della mia mamma nel quale intingevo, di nascosto una bella fetta di pane casareccio di semola di grano duro del Salento o di una bella puccia fumante, TOP!!!
Poi ritrovi origini, tradizioni e rivisitazioni in un piatto che ammiccando alla mia terra, zuppetta di fave con polpette di manzo, cicoria, uvetta e pinoli, va oltre inserendo in una crema di fave secche, da noi si chiamano “fave nette” e alle cicoriette di campagna, da noi “cicureddhre” ma inframezzate da una polpetta di squisita fattura, quella che la nonna non ti ha mai voluto svelare per paura che non andassi più a trovarla, impreziosita, però da uvetta e pinoli che aggiungono quella nota Natalizia che ti fa ritrovare l’amore e l’affetto della tua famiglia a Natale, scoprire le “fave nette e cicurecchre” in Molise mi ha fatto ritornare a casa mia a Maglie nel basso Salento con un pensiero a mia madre che mi ha svelato i segreti e l’amore per la cucina, per questo sono molto grata a Mariassunta che inconsapevolmente mi ha rievocato emozioni, forse sopite, che bellezza!
Poi la proposta della settimana di Natele per i primi e quindi assaggiamo, le pantacce, una pasta fresca di semola di grano duro Senatore Cappelli con rosmarino, ceci e baccalà, molto molto buone e anche qui il ricordo che condividi con Maria Assunta e quello della pasta e ceci di San Giuseppe in Salento, diventata famosa con il nome di “ciciri e tria” che con l’aggiunta della pasta fresa fritta hanno il loro unico perché, assolutamente goduriosa!
Poi assaggiamo il piatto che non ti aspetti, ravioli di carne in brodo tradizionale e carciofi, vittoria a mani basse, il ripieno è qualcosa di unico, la pasta sfogliata è soffice e delicata, ma la crema di carciofi conferisce al piatto quel gusto che non ti aspetti ed una brodosità che serve solo a far insaporire i ravioli e rendere unico il boccone, un leggero velo di parmigiano esaltatore di sapidità e se in pace con il mondo
A seguire l’ultimo del trittico di primi, i cavatelli con scarola, alici, manteca e mollica saporita, sapidi come solo il mare sa essere, rivelatori di un grande valore per i pesci poveri come le acciughe salate, salate in una panure profumata e croccante, non c’è che dire, il mare in tavola a Campobasso!
Stavolta abbiamo quasi raggiunto il limite invalicabile, ma un grande secondo va assaggiato e ci facciamo innamorare dal baccalà arracanato con finocchi gratinati, delicato ed avvolgente, reso delicato e dolce dal prezioso profumo del millefoglie di finocchio al quale accompagniamo il mitico cardoncello saltato in padella senz’aglio, fantasia di un piatto regale!
Non ce la facciamo proprio più, ma i dolcetti sechi della casa e un buon Talisker, ci portano verso il caffè che conclude un’altra fantastica cena a casa di Maria Assunta!
Grazie di cuore x la tua professionalità e per l’affetto dimostrato!
Alla prox con amore!
Giuseppe Spedicato
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15 Dicembre 2024
10,0