Giro in moto a marzo, scopriamo questo agriturismo fuori dalle solite tappe per caso, consigliato da una barista nelle vicinanze.
Siamo stati benissimo, di conseguenza alla prima occasione decidiamo di tornare.
Che dire... Tutto straconfermato.
Posto bellissimo, immerso nel verde, pace assoluta.
Servizio schietto, cordiale, amichevole, basterebbe questo.
E invece no.
Una tartare che è un capolavoro, carne buonissima, condita da una fonduta con scaglie di pecorino che ti viene l'acquolina a pensarci.
Pasta fatta in casa con fave, pecorino e guanciale.
Una porzione enorme.
Dolce buonissimo e con un impiattamento notevole.
Il tutto annaffiato da un rosso di Narni, molto apprezzato.
E poi caffè e liquore ai frutti di bosco di loro produzione.
Il prezzo?
Assolutamente allineato a servizio e qualità offerte.
In sostanza, una delle rare volte che, quando pagate, vi sentite bene.
Perché la qualità si paga.
e qui la pagate pure meno del previsto.