Sushiko In Savona

Negli anni sono stato in questo ristorante innumerevoli volte. Da quando c’era solo un locale con il rullo al centro, a quando si sono ampliati nel locale adiacente e hanno caratterizzato il locale con vedute di Savona stilizzate sulle pareti… E poi fino ad oggi con la nuova veste elegante e sobria realizzata pochi anni fa. L’offerta della cucina si è evoluta e in alcuni casi si è modificata. Sono stati tolti piatti ma aggiunti altri nuovi. Come deve essere. Certamente ci sono concorrenti che offrono più varietà di piatti con crostacei crudi (ad un solo passaggio, ma ci sta) e anche piatti più elaborati. Però Sushiko offre una buona preparazione e alcuni piatti sono insuperabili. Su una cosa bisogna però esser tutti d’accordo. Quando si entra in un ristorante, che non sia stellato, non si può certo pretendere la qualità di materie prime al top. La materia prima di qualità costa cara! Il salmone sarà di allevamento e quindi grasso (e speriamo quindi sia privo di antibiotici…). Il maiale non sarà un maiale felice e libero di mangiare ghiande, ma sarà di allevamento… Idem per il pollo ecc ecc. Ma chissà quanti ancora, a casa propria, mangiano le uova di categoria “2” da galline allevate in gabbia pompate di antibiotici, e non sono in grado di comprendere la sigla stampigliata sulle uova, alla ricerca di quelle bio… (è la “0”) O comprano pollo che è vissuto in un lager… salvo poi pretendere qualità eccelsa delle materie prime al ristorante! Questo per dire che tutto va contestualizzato. Non posso pretendere di mangiare a sazietà e pagare poco (perché 25 o 30 euro sono pochi per mangiare in un ristorante). Debbo mettere in conto di mangiare un prodotto ben lavorato e accattivante in un ambiente piacevole e cordiale, ma non posso pretendere la perfezione. Per quella ci sono ottimi ristoranti, anche a Savona, dove trovarla mettendo in conto la giusta spesa. Da Sushiko si sta bene, i ragazzi preparano piatti che sono belli e buoni. In tanti anni, a differenza di molte trattorie dove capita l’inconveniente “intestinale”, qui non ho mai avuto strascichi. Probabilmente la separazione dei ruoli in cucina ha la sua importanza, come la manipolazione. E chi lavora il crudo fa solo quello. Se posso dare un consiglio, non richiesto, alla titolare… farei indossare la mascherina agli addetti in cucina (soprattutto per il crudo). Sarebbe un ottimo atteggiamento di rispetto nei confronti del Cliente e di igiene… Auspicabile, peraltro, per la buona parte dei ristoratori.