Ieri sera, con un gruppo di amici, siamo tornati in questo ristorante. Restyling di freschezza, realizzato con gran garbo e sobrietà, ma resta l’ essenzialità di farti sentire a casa, ad esempio col gran camino in rame a vista, per le cotture alla brace, con i centrotavola realizzati a mano da una geniale creativa dello staff, con lo stesso e indiscutibile spirito goliardico ed empatico di tutto il personale sempre accorto e superefficiente. In cucina deve esserci stata una oculata e lungimirante trasformazione, in cui la volontà e il coraggio hanno piacevolmente rivoluzionato il menù e gl’impiattamenti.
Composizioni con colori equilibrati e che destano curiosità, materie prime di qualità eccellente e pezzature generose, accostamenti mai azzardati eppure ispirati, senza scadere nel food design o finti gourmet di stencil e cubi molecolari.
I prezzi restano contenuti, come solo
sa fare chi ha una visione perspicace.
La cantina è in crescita, sgomitando per una personalità propria contro i gusti dei più.
Quella di Paparó resta una cucina di tradizione, ma perfettamente al passo coi tempi, fresca ed irriverente come la brezza di primavera.
Non abbisogna di accattivanti campagne di marketing, di rivoluzioni in 4D con tovagliati fashion o vasellami inutili, la qualità pregevole del pesce, la clientela fidelizzata ed il passaparola sono lo slogan stesso quando un prodotto è eccellente.
Ottimo intuito e chapeau a Laura, la proprietaria, sempre sorridente, sempre sul pezzo, con determinazione e sagace oculatezza.
RonkP
.
16 Marzo 2025
10,0