Questo luogo è un pezzo di cuore: sembra di entrare in una bolla di mondo delle fiabe a metà tra Rabelais e Andersen, dove gentili signori ammanniscono portate deliziose in quantità fin troppo generosa.
Solo per esemplificare, ordinando solo un piatto di carne (dal variato menu) mi sono arrivati i senguenti tra antipasti e piatto di portata:
=Antipasti=
Tagliata con funghi
Polpettine
Mortadella alla griglia
nervetti di vitello
Cetrioli con formaggio
Aole in carpione
Radicchio dell'orso
=Secondo=
Cervo con polenta
E per finire una gradita grappa alla ruta ha coronato la stupenda esperienza. Genuinità dei cibi e delle persone, atmosfera familiare e serena.
Per concludere, sono tornato dopo tre anni dalla precedente visita, e praticamente a parità di menu ho speso *un* euro in più: questa gente sa tenere a freno l'inflazione, e per questo meritano ogni lode e raccomandazione.
Il titolo non si riferisce solo al paesaggio bucolico, ma anche al cibo e alla simpatia di Gigliola ed Eleonora. Per cominciare abbiamo gustato gli antipasti che consistevano in salumi scelti, mortadella alla piastra, polpettina, carpaccio di lonzino e funghi porcini, radicchio dell' orso, formaggio e cetrioli, nervetti, poi come primi bucatini alla selvaggina e spatzle zafferano e speck, per finire i dolci della casa, crostata, millefoglie, strudel il tutto accompagnato da un ottimo Lagren, per finire caffè e un assaggio delle loro grappe nel bottiglione.... più di così cosa chiedere? Poi una bella sosta nel giardino, a chiacchierare sulle panchine all ombra ammirando il verde intorno a noi.... Dimenticavo, conto onesto!