Lungo la strada di montagna, che da Camaiore porta al memoriale della pace di Sant'Anna di Stazzema, s'incontra - circa tre chilometri prima di arrivare a Sant'Anna - la frazione chiamata La Culla. Si parcheggia alla bell'e meglio lungo la stretta strada e, mentre lo sguardo spazia su un panorama stupendo, si scende a piedi un breve, ripido sentiero, che conduce alla trattoria.
Lo stile semplice e familiare della trattoria si sposa a meraviglia con l'atmosfera dei luoghi. In sala ci sono tre uomini di età diverse, ognuno dei quali offre un genere d'accoglienza corrispondente alla sua generazione, in tutti e tre i casi di ottimo impatto.
La cucina è rigorosamente e sontuosamente tradizionale. Ho visitato il posto di domenica e, per celebrare il giorno di festa, non ho avuto che da scegliere le specialità della casa.
L'antipasto consisteva di varie goloserie: una foglia di verza ripiena, una polpetta di carne, un crostino all'olio, una polenta con funghi trifolati, una sfoglia ripiena di verdure, un crostone di polenta abbrustolita, un filetto di baccalà, delle panzanelle appena fatte, formaggi e affettati misti e, come ultimo passaggio, un'insalatina di carciofi.
Per l'accompagnamento è risultato perfetto il vino rosso della casa.
Come primo piatto ho mangiato i tordelli al ragù (non si tratta di un errore di digitazione, c'è veramente la "d" nel nome di questi ravioli di pasta fresca) e come secondo il misto di pollo e coniglio fritto, servito caldissimo con perfetta tempestività.
Avevo rinunciato al contorno, su sagace consiglio del titolare, il quale, nel prendere l'ordine all'inizio, mi aveva preannunciato che sarebbe stata "tanta roba"! Davvero è stato così. Alla cassa, mi è stato offerto l'amaro. Mi è venuto da chiedere se che ne fosse uno locale e addirittura c'era quello fatto in casa, etichettato proprio come "Amaro Luciano".
I saluti sono stati di sincera cordialità. Anche se sarà difficile che mi trovi a ripassare da queste parti, il ricordo del bel tempo passato qui - e una vena di nostalgia - mi accompagneranno a lungo.
555Enzo
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07 Febbraio 2024
10,0
Locale di tradizione arroccato a 450 mt dove nulla è formale ma tutti sono educati. Cibo della tradizione con i tordelli molto buoni che la fanno da padrone, fritti di carne e di verdure. Peccato per le solite terribili tovagliette all’americana di carta ed un vino della casa mediocre. Ma l’ambiente l’accoglienza e la tradizionalità delle pietanze vanno premiate!
ciboitaliano
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08 Ottobre 2023
8,0