Da Anita In Siror

torniamo da anni da Anita, ambiente sempre molto accogliente, ho notato un livello più alto della cucina, ottime le pappardelle come anche lo stinco. Porzioni comunque molto generose, prezzi adeguati ma corretti rispetto al servizio e la qualità servita.

Ceniamo sempre volentieri quando veniamo a San Martino, almeno due/tre volte all’anno. Questa volta purtroppo siamo rimasti un pochino delusi. Intendiamoci: la cucina è sempre ottima, buonissimi gli antipasti, sia la tartare che i carciofi. Ottimo come sempre lo stinco. Porzione degli ottimi ravioli di Anita, che rimane un altro classico insieme allo stinco, veramente ridotta, da nouvelle cuisine, così come il goulash, con pochi pezzi di carne in abbondanza di polenta e di funghi. Prezzi che ho trovato un po’ lievitati, tra 160 e 190 per due adulti e un bambino , non vorrei si innescasse la sindrome, notata in molti ristoranti e in via trasversale, un po’ in tutta Italia, di andare a ricercare la griffe di stellato( i prezzi sono vicini), perdendo in questo caso la affabilità e la tradizione di un ottimo ristorante tipico. Probabilmente il periodo delle feste non aiuta, torneremo nell’inverno sicuramente in altre occasioni.