Il Faro di Capo d’Orso, Italia In Maiori

Compleanno di mia moglie, da poco é entrata nella nostra vita questo fagottino di un mese quindi c’è poca voglia di allontanarci…dove andare??? Aspetta, cosa c’è di meglio di un ristorante stellato immerso nella meravigliosa cornice della costiera amalfitana??? Incredibilmente riesco a prenotare di domenica (forse perché siamo a fine stagione oppure ho scelto il pranzo e non la cena) . Entriamo…e per dirla all’Eugenio Montale…ed é subito stella (si lo so che Montale diceva che era subito sera). Personale autoctono e gentilissimo (we autoctono non è per offendere ma per esaltare il prodotto della nostra terra). Iniziamo subito con un aperitivo di benvenuto…ah mi sono dimenticato di precisare che noi eravamo accompagnati da un bambino di un mese…in un ristorante in cui neanche la voce la del cameriere che spiega il piatto deve essere sopra un determinato decibel…praticamente una capra in un negozio di cristalli…ad ogni vagito, una gocciolina di sudore freddo scendeva lungo la fronte sperando non fosse una crisi di pianto…perché modestamente, quando mio figlio piange è in grado di rompere le balle per ore…medaglia d’oro alle Olimpiadi dell’archite 2023. I camerieri sono stati dolcissimi e comprensivi all’ennesima potenza. Il menù prevede 4 percorsi culinari e devono essere lo stesso per la coppia, non vi è possibilità di scegliere singolaralmente. Noi abbiamo scelto “ricordo della tradizione” in quanto io, purtroppo, non mangio pesce (mo non incominciate a dire “ma cumm’è…non mang pesce e te ne vai in costiera a mangiare…) e quindi grazie a quella santa di mia moglie abbiamo scelto il percorso più carnivoro (lei si definisce così perché dice che ho un brutto carattere…si comunque ho un brutto carattere ma questo ve lo racconto in altra volta). Si parte quindi con un uovo all’amatriciana, il pacchero con la parmigiana di melanzane all’interno, il raviolo ripieno di carne e spuma di bufala e poi…sua maestà la faraona con un peperone magnifico…dolci come se non ci fosse un domani ed all’improvviso…lo chef…ci omaggia di un dolce extra con candelina per mia moglie…amaro…caffè e ammazza caffè…intanto mio figlio aveva espletato le sue funzioni fisiologiche inquinando l’aria del ristorante…io avvisavo i commensali che l’Aspromonte odore derivava dal prode deretano del mio erede e non dalla cucina dello chef…il personale gentilissimo che faceva finta di niente…arriva il momento della foto ricordo di tutta la famiglia fuori il balconcino del ristorante con sfondo mozzafiato…ma il cameriere si emoziona oppure cercava di non svenire per le esalazioni del mio primogenito…foto da dimenticare…conto…scalinata con passeggino al seguito…parcheggiatore marocchina che non parla italiano…e il naufragar m’è caro in questa costiera…